Non è la prima volta che il connubio maltempo ed edilizia scolastica desta preoccupazioni e crea problemi. Apprendiamo anche di disagi e problemi all’istituto Verga Martoglio. Le forti raffiche di vento già dalle prime ore di stamattina in uno allo stato degli edifici scolastici cittadini avrebbero dovuto fare riflettere a prescindere dalle burocratiche indicazioni della protezione civile e portare a più saggi consigli. “Noi – afferma il gruppo consiliare del Pd – ringraziamo tutti gli operatori che proprio ieri hanno lavorato instancabilmente per i disagi e i danni ma ci chiediamo: è stato fatto un controllo prima di tenere aperte le scuole? Siamo certi che le nostre classi reggano le intemperie? Le scuole a Siracusa sono frequentate anche da studenti e studentesse provenienti dall’intera provincia: sul Comune grava anche questa responsabilità. Nessuno dimentica le immagini delle barchette in navigazione al Corbino, nessuno dimentica le immagini degli scorsi mesi, nessuno dimentica che le precipitazioni e il maltempo che oramai sempre più di frequente dà origine a fenomeni di straordinaria intensità sono un problema. Nessuno dimentica le vie e le zone della città che più di tutte tremano quando ci sono allerte. Come sempre l’Amministrazione naviga a vista e, con questo vento, la direzione è ancora più confusa”.
Non era certo una giornata da allerta meteo gialla”, critica al parlamentare regionale Carlo Gilistro che continua: “Già le indicazioni che arrivavano ieri pomeriggio dalla zona sud della provincia di Siracusa avrebbero dovuto invitare il Dipartimento Regionale di Protezione Civile a valutare con attenzione l’innalzamento del livello di allert. Le particolari condizioni meteo odierne del territorio aretuseo confermano come questo settore si sia dimostrato caso a sé . Le previsioni hanno fallito e questo è evidente, come lo è il fatto che possa pur sempre accadere, non trattandosi di scienza esatta ma probabilistica. Detto questo, è pur vero che la stessa Protezione Civile regionale lascia sempre ampi poteri ai sindaci, nel valutare l’opportunità di attivare direttamente fasi operative più gravose rispetto a quelle correlate ai livelli di allerta indicati nel bollettino. Anche il sindaco del capoluogo, pertanto, avrebbe potuto disporre, ad esempio, la chiusura delle scuole, sulla scorta degli stessi dati presi in considerazione dai sindaci di Avola, Portopalo e Pachino che hanno subito emanato il relativo provvedimento poi seguiti questa mattina da Floridia. La capacità di assumere decisioni in tempo, potendo peraltro contare sull’ampio materiale meteo oggi disponibile attraverso accurate app, avrebbe permesso di evitare quella confusione
che, invece, ha spiazzato l’opinione pubblica siracusana su di un tema, come quello delle emergenze, su cui non deve esserci margine di confusione”.
Gruppo Consiliare di Siracusa