Salute donna: le Marche a sostegno del benessere femminile

Salute, prevenzione, cura e attenzione all’universo donna. Sono tante le azioni intraprese dalla Regione attraverso l’Agenzia Regionale Sanitaria (ARS) non solo per la Giornata Internazionale della Donna, ma nell’arco di tutto l’anno, per tutelarne la salute, il benessere, l’integrità. Per contrastare le pratiche di mutilazione genitale femminile le Marche, in attuazione della Legge nazionale, hanno predisposto un programma per la formazione di base rivolto ai professionisti amministrativi, tecnici e sanitari del Servizio Sanitario Regionale.

Il programma, realizzato attraverso il finanziamento erogato dal Ministero della Salute, si incentra sul tema della salute e dell’assistenza alla popolazione immigrata nei suoi molteplici aspetti, con specifica attenzione alla problematica delle mutilazioni genitali femminili, sotto il profilo sociologico, demografico, sanitario, relazionale e normativo/organizzativo. Le risorse ministeriali stanziate ammontano a 12 mila euro.

“La salute delle donne è un tema prioritario che attenzioniamo tutto l’anno e non solamente in occasione della Giornata Internazionale della Donna – dichiara il vicepresidente e assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini -. Per tutelare la salute delle donne in ogni fase di vita abbiamo investito e stiamo continuando ad investire in programmi di prevenzione e diagnosi precoce, in grandi apparecchiature sanitarie che consentono una diagnosi più accurata e rapida. Promuovere il benessere e la salute delle donne significa migliorare le condizioni di vita della collettività, per questo continueremo a rivolgere la massima attenzione al tema con l’obiettivo di garantire alle donne un accesso equo ai servizi sanitari e le migliori cure di cui hanno bisogno”.

Per la tutela della donna e della maternità, è stato istituito presso l’ARS il Comitato Percorso Nascita regionale (CPNr) che ha il compito di identificare percorsi adattabili alla realtà regionale. Il CPNr predispone delle linee di indirizzo regionali che implementano e ottimizzano la sicurezza del percorso nascita, la gravidanza a basso rischio, la riduzione del taglio cesareo, le procedure regionali di controllo del dolore nel corso del travaglio e del parto. Sono attivi dei gruppi di lavoro composti da professionisti che lavorano con madre e bimbo sia sul territorio che nell’ambito ospedaliero e che sono all’interno del CPNr (medici anestesisti, ginecologi, pediatri, neonatologi e ostetriche).

Grande attenzione anche alla prevenzione delle patologie importanti per le donne, attraverso test di screening e cure per migliorare la salute. L’accesso a una corretta informazione, a un percorso di prevenzione mediante i test di screening e di cure appropriate deve esser garantito a tutte le donne del territorio regionale per preservare il loro benessere.

La Regione Marche ha approvato l’estensione dello screening del tumore della mammella, tramite invito con cadenza biennale, alle donne di età compresa tra i 45 e i 49 anni e tra i 70 e i 74 anni. Per lo screening del colon-retto, che coinvolge sia uomini che donne, la fascia d’età è stata ampliata da 50-69 anni a 50-74 anni e dal 2026 verrà coinvolta anche la fascia d’età 45-49 anni.

Sul fronte della prevenzione, l’adenocarcinoma endometriale è la quarta neoplasia più comune tra le donne e la sua principale causa è l’infezione da Papillomavirus umano (HPV), che si trasmette sessualmente anche in assenza di rapporti completi. La prevenzione, effettuata mediante la vaccinazione HPV e l’adesione allo screening, rappresenta una delle strategie di sanità pubblica più efficaci per ridurre l’incidenza di queste patologie. La vaccinazione anti-HPV viene offerta gratuitamente nel dodicesimo anno di vita ed è inoltre raccomandata in casi particolari. Il Piano Vaccinale Regionale prevede inoltre l’estensione della gratuità del vaccino anti-HPV per le donne nate dal 1996, fino a 29 anni di età, e per gli uomini nati dal 2006. Il recupero vaccinale, dal 1°gennaio 2025, è possibile anche nelle farmacie aderenti alla campagna vaccinale. Lo screening del tumore della cervice uterina dal 2023 nelle Marche è stato potenziato: viene effettuato il Pap-test ogni tre anni alle donne dai 25 ai 29 anni (se non vaccinate per HPV), mentre viene offerto l’HPV-test ogni 5 anni dai 30 ai 64 anni.

Per la tutela della salute delle donne sul luogo di lavoro, nell’ambito del Comitato Regionale di Coordinamento per la salute e sicurezza in ambito lavorativo, sono in fase di approvazione gli Indirizzi operativi per la valutazione dei rischi a tutela della lavoratrice madre.

Nel panorama della salute femminile, spicca l’impegno ad affrontare alcune delle patologie che coinvolgono molti aspetti della vita quotidiana di una donna: la Regione Marche ha riconosciuto la fibromialgia come fortemente invalidante per le sue caratteristiche e sintomi, istituendo un Centro di riferimento dedicato. Realizzato anche il progetto sperimentale “Severità della fibromialgia e dei suoi effetti sulla disfunzione sessuale e sul dolore pelvico cronico in pazienti di sesso femminile”, evidenziando anche patologie trasversali quali la Vulvodinia e la Neuropatia della Pudenda, che risultano essere causa di dolore pelvico cronico nelle donne, compromettendo temporaneamente o permanentemente la loro capacità riproduttiva. Attraverso il Gruppo di Coordinamento della terapia del dolore, sarà organizzato un evento formativo dedicato.

Con la Legge regionale a tutela delle donne affette da endometriosi sono stati definiti specifici interventi per la patologia femminile fortemente invalidante, che colpisce 1 donna su 10. La legge prevede l’istituzione e l’organizzazione di una Rete regionale per la prevenzione, diagnosi, percorsi di cura e assistenza, al fine di favorire una diagnosi precoce anche e soprattutto nelle adolescenti.

Inoltre, tra le iniziative dedicate alla salute della donna nel mese di marzo, l’ARS organizza il 21 marzo ad Ancona, a Palazzo Li Madou, la seconda edizione del convegno: “Prevenzione donna” sul tema “Dalle strategie di intervento alle azioni” nel quale si discuterà degli aspetti di genere nei Programmi e nelle azioni del Piano Regionale della Prevenzione 2020-2025.

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