Ortigia fuori dalla Coppa Italia battuta dal Recco che giocherà la finale con il Savona

PRO RECCO WATERPOLO – C.C. ORTIGIA  1928  13-3  (4-0, 2-1, 4-2, 3-0)

Pro Recco Waterpolo: Del Lungo, Di Fulvio (Cap), Durik, Cannella 1, Younger 3, Fondelli 2, Presciutti 1, Scarmi, Iocchi Gratta 1, Larsen 1, Condemi 1, Hallock, Negri, Haverkampf 3. Allenatore:  Sandro Sukno

C.C. Ortigia 1928: Tempesti, Cassia 1, Avakian, La Rosa, Di Luciano, Giribaldi, Kalaitzis, Carnesecchi, Campopiano 1, Inaba 1, Scordo, Napolitano (Cap), Ruggiero, Marangolo. Allenatore: Stefano Piccardo

Arbitri: Antonio Guarracino (Napoli) e – Raffaele Colombo (Maslianico, CO)

Superiorità numeriche: REC: 3/7;  ORT 1/8 + 1 rig.
Espulsioni definitive: Scarmi (R) nel 4° tempo per raggiunto limite di falli

 

Come da pronostico, l’Ortigia saluta subito la Coppa Italia, già nei quarti di finale perdendo per 3-13, cedendo il passo a un Recco in grande condizione, che ha controllato il match sin dall’inizio. I biancoverdi hanno pagato soprattutto la poca lucidità offensiva, provocata anche da una difesa avversaria aggressiva e pressoché perfetta. La formazione di Piccardo prova inizialmente a contrastare i “recchelini”, mettendo in campo una discreta attenzione difensiva, alla quale però fanno da contraltare i tanti errori in attacco. Errori che pesano, perché dall’altra parte c’è un Recco spietato che alza il ritmo e sfrutta ogni piccola sbavatura dei biancoverdi. Di Fulvio e compagni sono andati in semifinale dove hanno battuto per 5-4  il Trieste, per cui Recco sarà impegnata in finale con il Savona, che a sua volta ha battuto il Brescia per 10-6. Per l’Ortigia non resta altro da fare che pensare alle prossime fondamentali sfide in campionato.

Al termine della gara, il coach biancoverde Stefano Piccardo ha commentato la sconfitta con il Recco: “Oggi (venerdì 14, ndr.) abbiamo incontrato un Recco in formato coppa. Noi abbiamo avuto difficoltà ad arrivare ai due metri, dall’altra parte, perché quando loro fanno questo pressing alto, per noi diventa difficile. E se fai fatica a tenere la linea dei due metri in attacco, poi tutto si fa più complicato. È un po’ lo stesso tipo di partita che il Brescia ha giocato con il Posillipo, si tratta di grandi squadre che sono molto brave a giocare questo pressing in anticipo. In difesa, devo dire che abbiamo più o meno gestito, a parte due o tre errori che potevamo evitare, ma è davanti che abbiamo fatto tanta fatica. Anche perché, ripeto, loro sono stati molto bravi, difendendo veramente bene, soprattutto sulla prima linea, coprendo le diagonali. Lo abbiamo visto soprattutto nelle superiorità, quando due o tre volte abbiamo anche girato bene la palla, ma loro hanno difeso bene, troppo per quello che è il nostro stato attuale.

In parte, la squadra ha tirato fuori qualcosa in più, – riflette Piccardo – facendo meno errori rispetto a quelli commessi con Quinto e Telimar. Sull’uomo in più, però, abbiamo fatto l’esatto contrario di quello che avevamo preparato e avevo chiesto. Questo è indicativo della fase che stiamo vivendo. Io sto facendo il possibile, sto lavorando duramente, ma sbloccarsi a livello mentale è qualcosa che dipende solo dai giocatori. Il momento, purtroppo, è questo, lo sappiamo. Ora dobbiamo cercare di ricompattarci, lavorare ancora meglio la prossima settimana e poi affrontare questo ciclo di cinque partite che per noi sarà fondamentale”.

 

 

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By Giuseppe Notaro

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