Siracusa è diventata la città della vergogna. Ci vuole una bella faccia tosta tentare di aumentare la Tari mentre la città è assediata dai rifiuti; il sindaco Francesco Italia è assente dalla realtà. Non ha capito che la sua cattiva amministrazione è la sola causa dei problemi nella raccolta dei rifiuti e delle strade abbandonate, piene di buchi e pericoli, oltre che del tracollo economico-politico. Da più parti si spera in un’indagine della Procura, mentre l’invito alle dimissioni è arrivato anche da chi, da semplice cittadino, si limita a denunciare, ogni giorno, marciapiedi ridotti a discariche, senza assuefarsi a un quadro oramai tristemente ordinario. Un vero caos che sta investendo Siracusa, da quando si è cominciato ad andare tastoni e senza un programma per smaltire le tonnellate d’immondizia sparsi in lungo e in largo in tutto il territorio comunale. Una situazione tanto critica che si può parlare di un vero allarme sanitario. La città di Siracusa non si merita questo scandalo. Una città sommersa dai rifiuti e umiliata dall’incapacità di chi la governa. Una situazione da terzo mondo che mostra tutta l’inadeguatezza di un’amministrazione abulica, confusionaria, con le idee ingarbugliate e non all’altezza di fronteggiare l’emergenza rifiuti e delle condizioni delle strade diventate pericolose in una città che somiglia ogni giorno di più a una casba.
Concetto Alota