Il delirio di onnipotenza colpisce sempre chi vuole andare verso l’impossibile. In politica occorre moderare gli aspetti salienti che includono il pericolo della vana gloria. Chi riceve la delega del governo a tutti i livelli dal popolo deve tenere da conto che alla fine i cittadini non sono degli sprovveduti. La cittadina industriale di Priolo Gargallo sta attraversando un momento carico di difficoltà negli equilibri della politica e della vita sociale. Si vuole raccontare quello che è una mancanza con la confusione e deviare attraverso messaggi positivi di un paese ordinato e pulito; ma così non è. Basta girare per le vie, anche del bel centro storico, per trovare i sacchi della spazzatura che l’amministrazione comunale impone ai residenti di mettere fuori dalla porta alla 6 del mattino per scoprire che rimangono lì per buna parte della giornata; il verde pubblico è abbandonato come non mai. Ma di che cosa si vanta il portavoce di un destino dei vinti nell’affermare che tutto va bene, anzi benone? Le contraddizioni lasciano il tempo che trovano, ma fanno anche scoprire la verità delle cose, dei fatti.
I consiglieri comunali di Prospettiva Priolo Gargallo, Biamonte Delfino e Laposata con la presentazione di un maxi emendamento al bilancio e al piano triennale per affrontare il problema concernente la bonifica della penisola di Thapsos e del campo sportivo.
Insiste nella volontà dichiarata dei consiglieri comunali “(…) la denuncia di fatti dannosi per il pubblico erario che costituisce l’essenziale presupposto per l’attivazione del sistema giurisdizionale diretto all’accertamento di responsabilità amministrative a garanzia del buon uso delle risorse pubbliche, in modo tale da intraprendere un’azione di risarcimento nei confronti dei responsabili delle mancate bonifiche dei siti in questione per le spese sostenute e per l’eventuale maggior danno subito a quello eliminabile con la bonifica”. Diventa tutta aria fritta politica nel momento in cui la competenza è in parte della Regione Siciliana e del Ministero dell’Ambiente che si è chiuso ormai da anni su questa vicenda in un silenzio assordante. E se da una parte si guarda alla pagliuzza nell’occhio degli altri, non si cercano altre condizioni di degrado e di abbandono a casa propria, con pericoli diretti in pieno centro della città.
Una riflessione ( o reazione) arriva direttamente da parte di tanti cittadini nella nostra redazione con foto e tanti appunti correlati. Reclamano l’intervento dell’amministrazione nel Parco Mercato Thapsosland, in cui il cancello motorizzato elettricamente con le cremagliere che sono a portata dei bambini senza sicurezza (vedi foto); la porta non è chiusa a chiave e la rete di recinzione è sfondata. Nel parco ci sono sparsi vetri, escrementi di animali, mentre il verde è completamente abbandonato e non curato, strutture fatiscenti e tubi che spuntano pericolosamente dal nulla. Annotano poi che il parco si trova a ridosso della casa comunale.
La stessa cosa si può dire della più famosa ”Pineta” di Priolo in cui i post sul Web da parte di cittadini residenti appuntano l’abbandono di rifiuti sparsi, escrementi di cani e gatti bottiglie, carta e cartone, oggetti vari di plastica, giostre semidistrutte, panchine danneggiate. Le considerazioni pubblicate sui post sono di città abbandonata e tanto altro ancora.
Nei parchi gioco per legge dobbiamo sentirci sicuri. Le responsabilità, come nel caso, sono diffuse; si deve considerare protetta la presenza di bambini in un luogo come i parchi giochi sicuri e di chi sia la responsabilità in caso d’incidente, che possono accadere alla presenza di strutture fatiscenti a causa di una cattiva manutenzione o dalla mancanza delle osservanze delle norme di sicurezza adeguate.
Le responsabilità ricadono, comunque, sull’amministrazione comunale, o al gestore che ha attrezzato l’area nel caso d’incidente rilevante o al manutentore. Responsabilità oggettiva che potrà essere a carico del Comune e dei suoi responsabili. Il Comune a sua volta, per non essere condannato al risarcimento dei danni, dovrà dimostrare il caso fortuito, inteso come evento esterno e imprevedibile. Ma l’assenza di regolare manutenzione sarà elemento in grado di confermare che l’evento era assolutamente prevedibile ed evitabile, e in caso di lesioni personali causate dall’assenza di manutenzione il comune (in persona di chi aveva il dovere di intervenire) potrà essere anche chiamato in causa per lesioni personali e/o omicidio colposo.
E sui casi di cronaca che annotano la violenza nella cittadina di Priolo Gargallo, una richiesta istituzionale è arrivata al Prefetto di Siracusa Luigi Pizzi, dal deputato nazionale del Movimento 5 Stelle, Filippo Scerra e il deputato regionale all’Ars, Giorgio Pasqua. I due parlamentari hanno chiesto più sicurezza per la cittadina di Priolo: “Controlli e una maggiore attenzione sui fenomeni di microcriminalità a Priolo Gargallo”.“Negli ultimi tempi – hanno annotato Scerra e Pasqua – il Comune dell’area industriale è stato oggetto di diversi fenomeni di delinquenza con rapine in casa e altri atti di degenerazione sociale. Per questo motivo abbiamo ritenuto necessario incontrare il Prefetto chiedendogli di prestare massima attenzione e ricevendo rassicurazioni a riguardo”.
DI REDAZIONE