Con la promessa di un posto di lavoro aveva assoldato quattro persone nella zona industriale siracusana per compiere attentati nei confronti di un uomo con il quale aveva contrasti di natura familiare.
Gli investigatori del commissariato di Priolo, sostengono di essere riusciti a ricostruire la vicenda, mettendo insieme i vari episodi che non erano stati denunciati dalla vittima.
La polizia ha così eseguito due misure cautelari nei confronti di Marco Di Giandomenico, 44 anni, operaio, sottoposto agli arresti domiciliari, ritenuto il mandante, e Claudio Rossitto, 31 anni, sottoposto al divieto di dimora nel territorio di Priolo Gargallo.
Quest’ultimo, insieme ad altri tre avrebbe eseguito gli attentati con la promessa di un posto di lavoro.
Messo alle strette dai poliziotti, la vittima ha rivelato di avere ricevuto aggressioni e intimidazioni dal dicembre 2014 ad aprile 2016. Prima il violento pestaggio: stordito con l’utilizzo di un teser era stato poi picchiato da due individui. Poi l’incendio della sua auto. Ed infine un ordigno esplosivo era stato fatto scoppiare sotto l’auto di un familiare.