Rifinanziare la legge 23, presentata nel 2008 dall’allora Assessore regionale all’Industria, Pippo Gianni; una legge che puntava al rilancio dell’imprenditoria giovanile e femminile, che si occupava di energia, ricerca, innovazione, aiuti alle imprese in difficoltà con gli istituti bancari. A farsi portavoce della proposta, avanzata dal Sindaco di Priolo,dott. Pippo Gianni, sarà il vicepresidente di ANCI Sicilia, Paolo Amenta, che presenterà richiesta all’Assessorato regionale competente e alla Commissione regionale Attività Produttive. L’obiettivo e’ quello di rilanciare l’economia, lo sviluppo e l’occupazione, non disperdendo i fondi comunitari; la legge 23 fu infatti autorizzata proprio dalla Comunità Europea. Se ne e’ parlato nel corso dell’incontro dal tema “Il rilancio del territorio e l’attrazione degli investimenti, dalle aree produttive alla valorizzazione dei centri urbani”, che si è tenuto ieri sera presso l’aula consiliare del Comune di Priolo. L’evento è stato organizzato dalla CNA locale e dall’Amministrazione comunale, alla presenza dei commercianti e degli imprenditori che operano nel nostro paese. Durante l’incontro, il Sindaco Gianni ha posto le basi per mettere insieme un gruppo di amministratori locali, che possano fare anche politica. Tra le proposte discusse, la messa in rete dei comuni che hanno già disponibili aree attrezzate, per fare marketing territoriale a livello nazionale e internazionale e ricercare imprenditori che possano investire nelle nostre aree. E ancora, coniugare gli incentivi dell’ecobonus e del sisma bonus con il decreto sui centro storici. “E’ stato tracciato un percorso di riorganizzazione del territorio, attraverso le amministrazioni locali – ha detto il segretario provinciale CNA, Giuseppe Gianninoto – per puntare ad avere da un lato una normativa efficiente, che possa far diventare i sindaci protagonisti dello sviluppo del territorio e dall’altro lato fare in modo che le proposte di cui si è discusso possano mettere in moto un meccanismo economico virtuoso”. “Il vero problema – ha denunciato il vicepresidente dell’ANCI, Paolo Amenta – e’ l’assenza di governance dei territori e dello sviluppo locale. Per questo bisognerebbe partire da una grande riforma del sistema territorio e liberare al contempo la norma regionale che vincola la nascita di nuove Unioni, proprio per creare un’Unione di comuni che puntino allo sviluppo economico. Tutto ciò’ – ha concluso Amenta – non solo partendo dal basso, ma istituendo Comitati regionali che possano controllare la coerenza dei progetti territoriali rispetto alla Regione e iniziare ad utilizzare finalmente tutti i fondi comunitari, per uscire da questo momento di grande crisi”. Già fissato un ulteriore incontro, che si terrà presso il Ciapi, al quale saranno invitati tutti i sindaci della nostra provincia, per provare a costruire questo percorso innovativo.