Il grave incidente che si è verificato in Turchia su una nave della Synergas, la LPG tanker Syn, ha suscitato allarme per riaprire la vecchia polemica del rigassificatore e del deposito di Gnl nel porto di Augusta. La nave andata a fuoco trasportava Gpl, gas di petrolio liquefatto, ma forzatamente ha riacceso ancora una volta l’attenzione che aveva incontrato una forte opposizione da parte di organizzazioni e di organismi ad Augusta.
L’incendio della gasiera è stato seguito da una forte esplosione mentre si trovava nel porto ad Aliaga. Uno dei marittimi imbarcati è deceduto mentre il resto dell’equipaggio è in buone condizioni. Il fatto si è verificato ieri sera a bordo della nave nasiera LPG tanker Syn Zania, unità della flotta della compagnia italiana Synergas, mentre si trovava in porto nei pressi del terminal Petkim/Socar impegnata nelle operazioni di carico di LPG; alle ore 23 è divampato il fuoco, domato dopo ore di lavoro da parte dei vigili del fuoco, anche con l’aiuto delle unità antincendio del porto. L’equipaggio della nave è formato da 16 persone, 15 di nazionalità italiana e un rumeno. La nave batte bandiera italiana con capacità complessiva di circa 4.007 metri cubi di carico.