Siracusa, 3 luglio 2019- -Con l’approvazione della relativa delibera, il Comune si dota del “Regolamento per l’alienazione del suo patrimonio immobiliare”. Riguarda i beni immobili facenti parte del patrimonio disponibile ed indisponibile dell’Ente, nonché i beni sdemanializzati ed i diritti reali costituiti sugli stessi.
Il “Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari” è un provvedimento che ogni anno accompagna l’approvazione del Bilancio. Il Regolamento, del quale l’Ente era sprovvisto, è composto da 30 articoli, suddivisi in 4 capi, e punta a rendere trasparente e snella la procedura che, partendo dal piano delle alienazioni e delle valorizzazioni immobiliari proposto dalla Giunta, passa poi al Consiglio per l’approvazione finale. Il “Piano” nella sua stesura finale diventa elemento costitutivo degli strumenti finanziari dell’Ente.
Rispetto al testo originario, proposto dal consigliere Laura Spataro, il Piano è stato modificato con emendamenti migliorativi della I Commissione consiliare, illustrati in aula dal suo presidente, Giuseppe Impallomeni. “Improntato a criteri di trasparenza e pubblicità lo strumento- ha detto tra l’altro Impallomeni- rende altresì più snelle le procedure di alienazione garantendo le scelte più convenienti per l’Amministrazione”.
I beni alienabili saranno quelli a bassa redditività o a gestione e manutenzione particolarmente onerose, quelli non ubicati sul territorio comunale, e comunque quelle aree per le quali l’Ente non ha più interesse. Essi saranno oggetto di perizia di stima e solo eccezionalmente, e con motivata delibera del Consiglio a maggioranza assoluta, potranno essere venduti a prezzo non di mercato. Il Piano potrà essere modificato se cambia la classificazione di un bene ed è prevista la possibilità per il Consiglio comunale di procedere autonomamente alla vendita di un immobile.
Nella parte generale, il Regolamento prevede come possibilità di vendita l’asta pubblica, la trattativa privata preceduta da gara ufficiosa ( nei casi di asta deserta o di bene di valore inferiore a 100mila euro ) e la permuta. Inoltre prevede la possibilità della cessione del bene in cambio di opere pubbliche. I beni di interesse storico ed artistico possono essere ceduti a condizione del rispetto di tutte le specifiche autorizzazioni alla vendita o di deliberazione del Consiglio comunale; su quelli frutto di esproprio, il vecchio proprietario può far valere il diritto di prelazione se non vi sono condizioni ostative. L’atto regolamenta infine le modalità di gara, i criteri di aggiudicazione, le garanzie, e tutta la disciplina relativa alle procedure di alienazione dei beni. Nel Regolamento sono anche contenuti i criteri da osservare per la perizia del bene e la sua valutazione, mentre il pagamento dovrà avvenire alla firma del contratto o comunque entro 120 giorni dall’acquisto.
Il Consiglio ha approvato l’atto di indirizzo della I Commissione in ordine alla gestione della “Casa del Pellegrino”. Ad illustrarlo all’aula il presidente della stessa, Giuseppe Impallomeni. “Con questo provvedimento- ha detto Impallomeni- il Consiglio impegna l’Amministrazione a verificare e rimodulare, sulla base degli attuali valori di mercato, il canone annuo di affitto stabilito dalla convenzione in 516 di euro; ma anche a verificare il soggetto beneficiario della convenzione che risulta essere l’ “Ente Chiesa Santuario Madonna delle Lacrime”, mentre invece la struttura risulta gestita dalla “Casa del Pellegrino”, società fallita nel 2018. Circostanza questa che, violando l’art.2 della convenzione- ha concluso Impallomeni- ne determinerebbe la risoluzione”. Al dibattito hanno dato il loro contributo i consiglieri Michele Mangiafico ed Andrea Buccheri che hanno ribadito entrambi come l’atto vada “nella direzione delle politiche di risanamento dell’Ente”. Se Mangiafico, ricordando le misure correttive imposte dalla Corte dei Conti, ha invitato la Commissione a continuare nell’opera di monitoraggio delle convenzioni in essere; Bucchieri ha rimarcato un profilo di equità, stante l’irrisorietà del canone in vigore e la reale destinazione d’uso del bene che “Voluto come ricovero notturno per pellegrini di fatto è gestito come una struttura alberghiera”.
Altro atto di indirizzo approvato quello che impegna l’Amministrazione alla “Redazione di un bando pubblico per il servizio di trasporto via mare Ortigia Isola e all’attivazione del servizio bus navetta “Circolare Plemmirio” prevedendo un adeguato numero di fermate al servizio dell’area protetta e delle attività commerciali presenti” come illustrato all’Aula dal primo firmatario, Carlo Gradenigo. Il servizio intermodale barca+bus, secondo i proponenti, dovrebbe essere attivato prima dell’inizio della prossima stagione turistica “favorendo forme di collaborazione tra pubblico e privato nel repereimento di risorse economiche anche attraverso sponsorizzazione”. Nell’atto di indirizzo si fa riferimento ad una mozione consiliare del 2015 che prevedeva la riattivazione del servizio di collegamento marittimo “Ortigia Punta del Pero” che ad oggi non ha avuto riscontro. “Notevoli i vantaggi che ne potrebbero venire: da una nuova opportunità turistica legata all’ulteriore valorizzazione del Plemmirio alla possibilità di creare nuove attività lavorative e commerciali; alla soluzione di problemi di viabilità, quali il decongestionamento dell’unica strada che porta verso Isola, via Elorina, o l’assenza di aree parcheggio lungo la costa interessata”. L’atto di indirizzo è stato modificato con un emendamento migliorativo del consigliere Salvatore Costantino Muccio che ha cassato la previsione del ricorso alla tassa di soggiorno come una delle fonti di finanziamento del progetto.
L’ultimo atto di indirizzo approvato, illustrato dal primo proponente Carlo Gradenigo ed emendato dal consigliere Roberto Trigilio, impegna l’Ente ad aprire un confronto con Avola, Noto, i Comuni del ragusano e le associazioni presenti sul territorio, per arrivare alla “Firma di un accordo di programma con Trenitalia per l’istituzione di un numero adeguato di corse lungo la tratta ferroviaria del sud est nei giorni festivi e la domenica per tutto il periodo estivo. Questo- conclude l’atto di indirizzo- per valorizzare un’infrastruttura oggi semi dimenticata, decongestionando strade e parcheggi, e favorendo quella mobilità sostenibile che nella nostra provincia è prssochè sconosciuta. La linea Siracusa-Gela serve le spiagge del sud est ma proprio nei fine settimana d’estate, quelli di maggiore utilizzo, è soppressa. Potremmo quindi trasformare un problema in un’occasione di sviluppo”. “Estendere il progetto fino a Ragusa e quindi anche agli altri Comuni della tratta- per Roberto Trigilio che ha presentato uno specifico emendamento- servirà a creare una sinergia tra Enti e forze politiche di province diverse che permetterà di fare valere con maggiore forza questo progetto”. Nel dibattito sono intervenuto anche Michele Buonomo, che ha comunicato l’avviata interlocuzione con l’assessorato regionale alle Infrastrutture e “La disponibilità data dall’assessore Falcone a programmare questo intervento sin dal 2020, a condizione che dall’Ente giunga una richiesta ufficiale entro quest’anno, per inserire il potenziamento per la prossima stagione estiva”; e Ferdinando Messina che pur apprezzando l’iniziativa ne ha chiesto una “Diversa rimodulizione, proponendo un’identica mozione da fare votare a tutti i Consigli comunali interessati per arrivare ad un’unica richiesta alla Regione”.