Melilli, operazione Muddica: giurano due dei tre consulenti

Hanno prestato giuramento 2 dei 3 consulenti nominati dal tribunale penale per la trascrizione delle intercettazioni ambientali e telefoniche video nell’ambito del processo scaturito dall’operazione “Muddica”, che vede imputato il sindaco di Melilli, Giuseppe Carta, la cui posizione è stata stralciata perché la Procura ha ottenuto il giudizio immediato. Ieri mattina hanno giurato i periti Silvia Aglieri e Flavia Padova mentre nella prossima udienza sarà la volta di Massimo Centamore. Quest’ultimo tecnico è stato nominato per superare un problema legato al disallineamento tra l’audio e il video delle intercettazioni eseguite dai poliziotti del commissariato di Priolo nel corso delle indagini. Il processo è stato, quindi, aggiornato all’udienza del 20 settembre quando sarà escusso il primo teste citato dall’accusa, il segretario generale del comune di Melilli.

La difesa del sindaco Carta commenta positivamente la recente sentenza del tribunale del riesame di Catania che ha annullato i provvedimenti interdittivi applicati ai titolari delle società di trasporto Marilena Vecchio, Giovanni Zuccalà e Franco Biondi. Il Tribunale di Catania ha spiegato che non vi sarebbe stata alcuna turbativa negli appalti né raggiro della legge, né accordo collusivo, né prestazione difforme, né frode nei pubblici servizi e alcun mezzo non in regola.  Per i giudici del riesame, tutti gli affidamenti del Comune di Melilli in materia di trasporto scolastico sarebbero legittimi.

Inesistenti sarebbero, inoltre, le ipotizzate interferenze politiche o “potere persuasivo connesso al ruolo politico” da parte vice sindaco avv. Stefano Elia, perché lo stesso è divenuto per la prima volta vice sindaco a giugno del 2017, quindi, 7 mesi dopo i fatti oggetto della contestazione. E’ emerso che la società che ha avuto affidata la gara (la Vecchio srl) ha vinto, nel maggio 2017, un ricorso al Tar, il quale ha condannato il Comune di Melilli a pagare alla ditta 25 mila euro per il periodo in cui non ha svolto l’attività. Le collusioni ipotizzate e mai direttamente provate, non potevano essere esistente anche per il solo fatto che l’avv. Elia ha ricoperto la carica politica parecchio tempo dopo lo svolgimento della gara, ovvero quanto la stessa era già definita.

Conclude l’ordinanza affermando inoltre che non è possibile ravvisare carattere fraudolento delle determinazioni dell’Ente perché gli stessi atti sono “adeguatamente motivate e corrette, obiettive e di indubbia valenza”, scagionando i dirigenti Davide D’Orazio, Giulia Cazzetta, Bruno De Filippo, Daniele Lentini e la vice dirigente Rosaria Iraci. Sono state vagliate come inattendibili le dichiarazioni dell’ex segretario comunale Loredana Torella, dopo la produzione documentale degli indagati.

F. N.

 

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