La Sicilia è una delle regioni italiane maggiormente colpite dall’utilizzo dell’amianto, ha pagato e continua a pagare “un altissimo tributo in termini di vite umane”: questo quanto sostiene l’Osservatorio nazionale amianto (Ona), che sull’argomento terrà due incontri sabato 18 febbraio a Siracusa e domenica 19 a Gela.
Secondo quanto afferma il presidente dell’Ona, Ezio Bonanni in particolare il triangolo industriale di Augusta-Priolo, oltre a Ragusa, Gela e le zone industriali della Valle del Mela (Messina) e di Palermo, fa registrare una utilizzazione spropositata di amianto allo stato friabile e compatto. In Sicilia l’Ona ha contato nel periodo che va dal 2000 al 2011 947 casi di mesoteliomi con una media quindi che si avvicina ai 100 casi all’anno, che, sempre secondo, Bonanni, fanno decollare a 600 la cifra dei morti a causa dell’amianto ogni anno in Sicilia. Secondo quanto si legge poi nel documento pubblicato dal Registro regionale siciliano dei mesoteliomi riferito al periodo 1998-2014, la provincia di Siracusa fa registrare la più alta incidenza media annuale, pari a 4,83, seguita da Palermo e Caltanissetta. Cosa questa messa in stretta correlazione con la presenza di numerosi insediamenti industriali nel territorio. Sempre nel documento del registro regionale si legge che “il mesotelioma è una malattia altamente letale che ha un lungo periodo di latenza, ragion per cui esso può essere riconducibile ad esposizioni ad amianto nei decenni passati e che il trend di incidenza probabilmente potrebbe essere ancora in salita nonostante gli interventi di rimozione dell’amianto”.
L’Osservatorio da anni, ormai, continua a chiedere le bonifiche, la creazione del centro di riferimento Regionale per la cura delle patologie asbesto correlate, ad Augusta presso l’ospedale Emilio Muscatello, oltre che l’applicazione della legge regionale sull’amianto.
Da qui l’esigenza di fare opera di sensibilizzazione sull’argomento: la prima assemblea sul tema “Amianto: strage invisibile e silenziosa in Sicilia” si terrà
al ‘Siracusa International Institute for Criminal Justice and Human Rights’ alle 15:30.