Poche settimane dopo l’accoltellamento del nostro collega Yuri a Roma purtroppo questa mattina una tragica notizia ha sconvolto la nostra quotidianità.
L’atroce morte di Mario, Vice Brigadiere dei Carabinieri ci lascia basiti e pieni di rabbia. Esprimiamo profonda vicinanza all’arma dei Carabinieri e alla famiglia del giovane collega che dopo appena un mese di matrimonio deve lasciare la propria moglie. Abbiamo ascoltato numerosi commenti politici e non ma I sentimenti di compassione e le belle parole non guariscono le ferite e non riportano in vita i morti
“Sappiamo benissimo che la nostra professione prevede dei rischi e ne siamo consapevoli, ma da un mese a questa parte Roma sembra essere diventata una terra di battaglia”, così come affermato dal Segretario Provinciale romano Andrea CIRILLO, che in più occasioni si è battuto con I vertici della Questura per dare sicurezza a quei pochi e oramai anziani colleghi che coprono in lungo e largo le vie cittadine di Roma, ma I rischi devono e possono essere valutati e prevenuti.
E’ da tempo, afferma il Segretario Generale ADP Gaspare MAIORANA, che I colleghi, ci chiedono chiari e obbligatori protocolli operativi che prevedono procedure certe di ingaggio per le forze di Polizia che siano in grado di tutelare chi ogni giorno rischia la vita. In particolari interventi la locale Sala Operativa deve obbligatoriamente inviare più pattuglie negli interventi. Meglio coordinarsi ed attendere due minuti per l’arrivo di una seconda macchina piuttosto che arrivare da soli e piangere per l’ennesimo lutto.
Il decreto sicurezza bis prevede fondi per l’acquisto di equipaggiamento e vestiario; il Sig. Ministro d’intesa con I vertici della Polizia pensino ad acquistare giubotti antitaglio per I colleghi pattuglianti e l’acquisto di pistole elettriche in tempi celerissimi.
Se non si vuole garantire tutto questo, ci saranno sempre meno eroi disposti a combattere questa guerra e la sconfitta sarà inevitabile…sempre che a qualcuno interessi.