Canicattini Bagni. Attività ludiche e gita fuori porta per i minori del progetto “Il cerchio magico”

Gita fuori porta per i bambini del progetto “Il cerchio magico 2018” del Comune di Canicattini Bagni, voluto dal Sindaco Marilena Miceli e curato dai 4 giovani del Servizio Civile Nazionale, Maria Carmen Di Stefano, Chiara Cugno, Federica Mangiafico, Simona Buccheri, coordinati dall’Assistente Sociale Dott.ssa Lucia Scuderi.

I bambini, per lo più di scuola elementare e media, i cui genitori all’inizio delle attività hanno presentato istanza di adesione al progetto, una ventina in tutto, nella mattinata di giovedì con le loro accompagnatrici hanno potuto trascorrere una mattinata in piscina e conoscere i cavalli dell’Eucalipto, poco fuori il centro abitato di Canicattini Bagni, trascorrendo momenti di grande divertimento.

Da lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 12:30, nel periodo estivo, mentre nel periodo scolastico dalle ore 15 alle ore 19, i bambini vengono impegnati in attività ludiche, ma anche di sostegno scolastico, col doposcuola, e di impegno sociale, come la salvaguardia e la protezione dell’ambiente, o la conoscenza per una buona raccolta differenziata, ma soprattutto, il riuso dei materiali riciclati.

Addirittura, quest’anno, nelle aiuole dell’area dell’Asilo Nido, i bambini del progetto, hanno potuto realizzare un piccolo orto.

Da questa estate hanno cambiato sede e sono ospiti di uno dei saloni al piano terra di Palazzo Messina Carpinteri, adiacente al Palazzo Municipale, che al primo piano ospita la Biblioteca comunale “G. Agnello” dov’è presente uno spazio attrezzato per i bambini, con letture e giochi.

Il progetto “Il cerchio magico” nasce due anni addietro con l’insediamento del Sindaco Marilena Miceli che ne ha affidato la gestione ai Servizi Sociali del Comune, è rivolto ai minori dai 6 ai 18 anni, ed ha come obiettivo il sostegno e l’integrazione degli stessi, anche in situazione di disagio,  attraverso uno scambio reciproco di modelli di vita e atteggiamenti socio-culturali, e interventi di socializzazione ed educativi.

«Il progetto, ormai al secondo anno, è finalizzato  a limitare e contrastare fenomeni di devianza e di emarginazione – sottolinea il Sindaco Marilena Miceli – intervenendo anche in situazioni di carenze di ordine sociale e culturale che potrebbero pregiudicare una sana ed equilibrata crescita del minore. Un modello di Welfare Community che, nello stesso tempo, guarda alla progettazione e alla costruzione di una rete di opportunità per la famiglia e il minore. Il nostro compito è quello di migliorare l’integrazione e la socializzazione dei bambini nel proprio ambiente di vita, ed aiutarli nell’inserimento nelle strutture educative presenti sul territorio, dalla Scuola all’Oratorio, dai Centri di aggregazione alle strutture  sportive. Naturalmente il progetto serve anche a raccogliere dati, con i funzionari dei Servizi Sociali, per una banca dati che ci aiuti a predisporre nel territorio interventi informativi e sociali adeguati.
Un’esperienza positiva – conclude il Sindaco Miceli – considerato che abbiamo fornito ai bambini e ai ragazzi un luogo dove incontrarsi e svolgere attività divertenti e utili per la loro crescita rispondendo anche all’esigenza di genitori con lunghi orari di lavoro. Risultati per i quali ringrazio le giovani del Servizio Civile e l’Assistente Sociale del Comune che hanno dato il massimo per la sua riuscita».

«I giovani volontari del Servizio Civile – aggiunge la Dott.ssa Scuderi – hanno il compito di sostenere i minori nelle attività extrascolastiche, aiutandoli anche a fare i compiti, ma soprattutto di fare tramite tra le famiglia e le istituzione scolastica, al fine di migliorarne il rendimento.
Inoltre, durante i periodi di sospensione delle attività didattiche, come sta avvenendo questa estate o per le vacanze natalizie e pasquali, le ragazze impegnate nel progetto coinvolgono i minori in attività di socializzazione e ludico-ricreative, oltre a stimolarli nell’acquisizione dell’autonomia, come la cura della persona, la gestione del proprio tempo e dei propri spazi,  sino alla sfera relazionale con i coetanei».

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