“Il GIP del tribunale di siracusa ha disposto l’archiviazione dell’inchiesta su Gettonopoli, ma i toni trionfalistici di alcuni protagonisti, in negativo, di quella vicenda ci sembrano eccessivi e piuttosto ottimistici, ai quali chiediamo di pubblicare, per trasparenza, il provvedimento integrale del Gip” affermano il deputato regionale Stefano Zito e il parlamentare nazionale Paolo Ficara del MoVimento 5 Stelle.
“Nel 2015 mettemmo in evidenza qualcosa di anomalo, relativamente al numero spropositato di sedute di commissione e consiglio, all’indebita percezione di alcuni gettoni di presenza, e alla cifra eccessiva che spendeva il nostro comune. Mai dichiarammo che furono commessi reati, questo spetta alla magistratura accertarlo, ma sicuramente comportamenti disdicevoli, politicamente e moralmente deprecabili. E i fatti ci hanno dato ragione” sottolineano i portavoce M5S.
“Ricordiamo infatti che fu lo stesso assessorato regionale, in risposta ad una nostra dettagliata richiesta a sottolineare come “i capigruppo o loro delegati non maturano il diritto alla percezione del gettone di presenza” e che, subito dopo la nostra inchiesta, la delibera 109 fu annullata e il regolamento sul funzionamento delle commissioni modificato. Nel giro di un anno è calato drasticamente il numero delle adunanze e, conseguentemente, anche la spesa di gettoni e rimborsi, passando da 1 milione e 600 mila euro a 600 mila. È un notevole risparmio per le casse comunali e già questo ci sembra un buon risultato. Al di là delle responsabilità penali, restano comunque quelle politiche”, proseguono Ficara e Zito (M5S).
“Non c’è comunque da esultare per l’archiviazione dell’inchiesta. Nel provvedimento, il Gip si rimette alla Corte dei Conti. Come si legge dallo stesso: “Ciò che emerge con chiarezza e che impone agli scriventi di trasmettere gli atti di indagine alla Procura presso la Corte dei Conti è l’esistenza di un sistema finalizzato alla trasformazione del munus pubblicum in occasione di guadagno perpetrato da anni all’interno del Comune di Siracusa. Anche in assenza di precise responsabilità penali, è chiaro che i consiglieri responsabili, a livello politico e contabile, di avere percepito somme non dovute ai danni della collettività”. Questo è il risultato soddisfacente di un’indagine per cui ringraziamo anche la Digos per il lungo e complicato lavoro”, concludono Stefano Zito e Paolo Ficara.