E’ una protesta silenziosa, a tratti surreale, quella che i lavoratori della Solesi, impegnati nel cantiere Versalis, conducono da una settimana.
Ma il silenzio non può essere scambiato per ingenuità o trattato con sufficienza. A distanza di poco piu’ di un anno dall’uscita traumatica della Turco Costruzioni, dal contratto di manutenzione generica nel Cantiere “Eni-Versalis Priolo”, è tornato l’incubo di un futuro nebuloso per i lavoratori.
In realtà, la situazione dal punto di vista della puntualità stipendiale non è mai migliorata in 14 mesi, ma per senso di responsabilità si è scelta una linea morbida e costruttiva cercando di andare avanti.
Adesso siamo costretti a denunciare troppa sufficienza nella considerazione della vertenza e a sospettare un nuovo periodo di incertezze. I lavoratori hanno detto basta. Si rispetti il contratto edile in ogni sua forma. Noi sosteniamo, fino in fondo, questa battaglia perchè essa nasconde due princìpi che non vogliamo abbandonare: rilanciare l’importanza del rispetto contrattuale e combattere il sistema malato degli appalti dentro la zona industriale.
E lo pretendiamo soprattutto a partire dal contratto di manutenzione che l’azienda più importante dello Stato stipula con l’indotto edile.
Siamo pronti a riaprire ogni trattativa, ma con i toni giusti. Si mettano in regola le spettanze economiche. Ci aspettiamo di non ricevere risposte piccate e strumentali. Abbiamo avuto il buon gusto di non esporre pubblicamente tutte le questioni contrattuali – che non vanno – per permettere alla trattativa di decollare ma avevamo il dovere di spiegare le ragioni di questa protesta silenziosa. Adesso ogni soggetto faccia il proprio dovere ed indirizzi i quesiti agli organi giusti se vogliamo risolvere la vertenza.