Trasporto urbano: grande fibrillazione per l’imminente scadenza del contratto tra Comune di Siracusa e Ast

Sono giorni di grande fibrillazione per l’imminente scadenza del contratto tra Comune di Siracusa e Ast, l’agenzia che garantisce il trasporto pubblico urbano. Entro il 3 dicembre, infatti, data di scadenza dell’attuale contratto per l’erogazione del servizio, le due parti dovranno incontrarsi per rinnovare l’intesa o andare, comunque, a un periodo di proroga non essendoci all’orizzonte nessun’altra ipotesi di gestione del trasporto urbano. L’assessore alla Mobilità, Maura Fontana ha convocato il dirigente dell’Ast Maurizio Mancuso al tavolo dell’ascolto e della partecipazione nel quale si è al momento affrontato solo il potenziamento dei collegamenti con le località balneari, con la disponibilità dell’azienda ad attivare una linea in aggiunta alle 3 già esistenti ma con capolinea a Santa Teresa Longarini. L’Ast sarà invitata ad altri incontri dello stesso tavolo per affrontare le varie criticità e non sono poche come non sono poche le proposte che piovono da diversi consiglieri comunali. E’ il caso della cosiddetta Linea Archimede per potenziare il collegamento tra la stazione ferroviaria e Ortigia e non solo.

In una lettera inviata al sindaco Italia e all’assessore Fontana, il consigliere comunale Sergio Bonafede ha provato a fare un decalogo sulle priorità. “Innanzitutto – dice – bisogna risolvere in concreto il problema dell’ubicazione del terminal autobus che dia modo all’utenza di fruire di un trasporto pubblico integrato fra linee urbane, extraurbane e treni. Occorre, quindi, attrezzare un terminal in un’area non troppo distante dalla stazione ferroviaria, individuabile nel parcheggio comunale di Sant’Antonio, dove già sostano i bus turistici”.

Mettere mano al nuovo contratto con l’Ast significa anche riprogrammare l’intero sistema delle linee urbane con relativi itinerari, attraverso un confronto fra Comune AST e l’azienda privata che gestisce il servizio navetta. Occorre colmare le lacune dei collegamenti urbani, che si sono aggravate con il restringimento forzato del monte chilometri percorso dai mezzi pubblici (da un milione e 300 mia chilometri a poco più di 800mila chilometri l’anno). “Oggi – afferma Bonafede – le linee urbane accertate sono appena 11, inclusi i collegamenti con le frazioni ed escludendo parti cruciali della città come il cimitero. Urge una rivisitazione e implementazione delle linee esistenti, in quanto lo stesso responsabile aziendale Ast, Mancuso, in uno scambio di e-mail faceva riferimento a una rete di autolinee non attivate”. La richiesta di allungamento della rete di autobus è suffragata dal recente impiego di 8–9 autobus per il trasporto urbano.

Francesco Nania

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