Augusta. Intercettate 200 pasticche di Ossicodone, già confezionate e pronte per essere spedite all’estero

Tre persone sono state denunciate dai militari della Guardia di Finanza di Augusta che, qualche giorno fa, sono intervenuti sventando il tentativo di mettere in commercio oltre 200 pasticche di Ossicodone, già confezionate e pronte per essere spedite all’estero.
L’intervento è stato portato a termine mentre i soggetti, a bordo di un’utilitaria stavano muovendo da Augusta in direzione del capoluogo etneo con l’intento di affidare il plico trasportato a un’agenzia di spedizioni internazionali, per il successivo inoltro in territorio statunitense. I militari hanno così interrotto l’intento criminale, evitando che altri sventurati giovani americani potessero perdere la vita, assumendo questo farmaco in un micidiale mix and match con le droghe comuni già presenti sul mercato (cocaina ed eroina).
La Procura della Repubblica di Siracusa ha condiviso le ipotesi investigative formulate dai finanzieri, convalidando il sequestro compiuto nei confronti dei tre trafficanti.
Gli uomini delle Fiamme Gialle hanno in questo modo ottenuto un ulteriore importante riscontro volto a chiarire il contesto investigativo che fa da cornice a una più ampia e articolata indagine condotta da tempo negli ambienti nel narco-traffico internazionale.
Queste attività, nel 2018, avevano portato all’arresto in flagranza proprio di uno degli odierni indagati, implicato nel traffico illecito del farmaco con l’America, dove l’Ossicodone viene chiamato “eroina dei montanari”.
Si tratta in realtà di una potente sostanza psicoattiva creata in laboratorio per curare i malati di “cancro”, seppure ben più diffusa tra i soggetti in apparenza sani, che abitualmente fanno uso di droghe tradizionali, appunto come cocaina ed eroina, poiché ne potenzia, a dismisura, gli effetti già di per sé devastanti per il sistema nervoso centrale. Seppur reperibile in farmacia, il principio attivo si presta a questo tipo di uso distorto, assai rischioso per la salute.
Quest’ultima operazione di servizio conferma le strategie attuate dalla Guardia di Finanza a contrasto delle varie forme di criminalità che, in questo caso, sottraggono risorse allo Stato danneggiando la salute pubblica.

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