100 studenti siciliani si sfideranno a Noto per le migliori idee imprenditoriali

Cento studenti, cinque scuole e 20 squadre per trovare la migliore idea imprenditoriale sull’innovazione digitale e la lotta allo spreco alimentare.  Si chiama “Skill for future” ed è un progetto in ambito europeo, proposto da EIT Food (European Institute of Technology per il settore alimentare) e da JA Italia, che punta a influenzare ed innovare i sistemi di istruzione e accesso al mercato del lavoro.

L’Innovation Camp, ovvero il momento in cui gli studenti sveleranno le loro idee, si svolgerà martedì 29 ottobre al Centro per la conservazione del germoplasma vegetale agrario e forestale a Marianelli, nella riserva di Vendicari a Noto, messo a disposizione dall’ente regionale Demanio e Foreste di Siracusa. “L’intento è di avere gli studenti immersi nella natura – ha spiegato Mario Roccaro, responsabile del progetto per EIT Food – per stimolarli a riflettere su una produzione sostenibile che sia i grado di rispettare il nostro pianeta. Quale miglior posto di un’oasi naturale”.

E i 100 studenti siciliani provenienti dagli istituti superiori “Michelangelo Bartolo” di Pachino in provincia di Siracusa, “Galilei – Campailla” e “Grimaldi” di Modica in provincia di Ragusa, “Ettore Majorana” di Milazzo in provincia di Messina, e “Salvo D’ Acquisto” di Bagheria in provincia di Palermo lavoreranno in team per sviluppare e formalizzare un’idea imprenditoriale che poggi le basi sull’economia circolare e sul tentativo di rispondere ai cambiamenti globali, e che prepari i giovani al mercato del lavoro di domani.

I giovani si confronteranno sulle due sfide previste dal progetto: “Food waste”, la lotta allo spreco alimentare e “Agriculture 4.0”, ovvero le innovazioni tecnologiche in ambito agricolo. Dunque, dovranno sviluppare una idea che riguardi un prodotto o un servizio, fattibile e realistico, che possa contribuire alla riduzione dello spreco alimentare nel primo caso, e nella seconda challenge pensare ad un sistema di cooperazione e condivisione in termini di dati e informazioni, tra macchine diverse, tra operatori diversi, lungo tutta la filiera agricola.

Due tematiche molto importanti – ha continuato Mario Roccaro – per la prima challenge si stima che ogni anno, un terzo di tutto il cibo prodotto per il consumo dell’uomo vada sprecato. Si produce dunque molto di più di ciò che si consuma. In termini di impatto ambientale si tratta di un problema enorme, anche per lo spreco di risorse utilizzate per la produzione (energia, acqua, terra, fertilizzanti) e per l’aumento di emissioni che contribuiscono al cambiamento climatico. Riguardo alla seconda challange, sempre più aziende agroalimentari italiane (il 37% in Sicilia) investono in innovazione digitale. Un trend che continua a premiare l’introduzione di soluzioni digitali nel settore primario. Nei prossimi 30 anni la domanda di generi alimentari aumenterà del 70%. Bisognerà dunque aumentare e migliorare la produzione agricola, ma anche limitarne l’impatto sull’ambiente”.

Al termine del Camp ci sarà una prima valutazione delle idee emerse, per scegliere le migliori che parteciperanno alla fase europea dell’evento previsto a Bruxelles il 28 novembre, che unirà studenti (16 -19 anni) e idee vincitrici di altri due EITs, EIT Row Material and EIT Climate che in parallelo svolgeranno il loro Innovation Camp in Slovenia e in Ungheria.

 

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