“I Comuni facciano la propria parte nell’attivare i Progetti utili alla collettività (Puc) per i beneficiari del reddito di cittadinanza”. A chiederlo è il deputato nazionale del Movimento 5 Stelle Filippo Scerra che nei giorni scorsi ha inviato agli enti locali una nota informativa volta a sollecitare l’adempimento delle azioni propedeutiche ai Puc, come il recepimento dello schema della convenzione per regolare sia l’accesso alla piattaforma Gepi, sia il trattamento dei relativi dati dei beneficiari, affinché gli stessi siano pronti per la realizzazione dei progetti.
Tutto ciò è possibile dopo la firma del ministro Nunzia Catalfo del decreto che mette adesso i Comuni nella condizione di avviare la progettazione e definire le attività che i beneficiari del Reddito di Cittadinanza andranno a svolgere, definendo inoltre le modalità di attuazione dei Puc che i Comuni dovranno attivare per i percettori del Reddito di Cittadinanza.
Gli oltre 12 mila percettori del reddito della provincia, di cui un terzo residente a Siracusa, potranno essere impiegati in progetti di tipo culturale, ambientale, formativo, “ma – precisa Scerra – non potranno svolgere attività in sostituzione del personale dipendente dell’ente pubblico proponente o ente gestore nel caso di esternalizzazione dei servizi o del soggetto privato sociale, così come non potranno ricoprire ruoli o posizioni nell’organizzazione del soggetto proponente il soggetto, così come non potranno sostituire il personale assente o sopperire a esigenze di organico temporanee nei periodi di intensità di lavoro. Inoltre – spiega il parlamentare nazionale – gli oneri per la realizzazione dei progetti utili alla collettività sono a carico del fondo povertà e del Pon inclusione, quindi non intaccheranno in alcun modo i bilanci degli enti”.
Una vera e propria fase due della misura di inclusione sociale, che il Governo nazionale ha recentemente confermato nella Finanziaria appena approvata e che attende solo il via libera del Parlamento e che adesso il Movimento 5 Stelle vuole rilanciare con maggiore forza.
“Pian piano il progetto sta prendendo forma – conclude Scerra – ed è il simbolo di un vero cambiamento: adesso anche nel nostro Paese esiste un moderno sistema di welfare che non si basa solo sul mero assistenzialismo. Infatti i soggetti percettori del reddito verranno guidati ed aiutati nella ricerca di un nuovo lavoro, facilitati dai percorsi di formazione.