Siracusa, 15 novembre 2019 – “Al di là del brutto segnale dato ai cittadini dai loro rappresentanti, la possibilità purtroppo seria che il Consiglio Comunale di Siracusa venga sciolto rappresenta un grave sintomo della malattia sofferta dalla politica, ovvero la necessità di legittimarsi soltanto attraverso la ricerca dei toni urlati e dello scontro frontale ad ogni costo”.
Ad intervenire è l’On. Giovanni Cafeo, commentando l’ipotesi di scioglimento e relativo commissariamento del Consiglio Comunale di Siracusa a seguito della recente bocciatura del bilancio consuntivo 2018.
“Senza entrare nel merito di quanto accaduto nel corso del dibattito per l’approvazione del bilancio – prosegue Cafeo – quello che può stupisce in questo contesto è il mix di superficalità e livore con il quale si affronta il confronto politico su temi fondamentali per la città, in una cornice istituzionale che invece di rappresentare al meglio gli interessi dei cittadini, si impegna ogni giorno a trovare nuovi motivi per alzare i toni e sollevare su qualunque pretesto lo scontro sia con l’amministrazione sia tra gli stessi consiglieri”.
“Una visione della politica urlata, basata più sul tono e sulla forma della comunicazione che sui contenuti sostanziali – continua l’On. Cafeo – alla lunga non può che danneggiare la città, fino ad arrivare addirittura al rischio dello scioglimento dell’organo che democraticamente rappresenta gli stessi cittadini; un’ipotesi che a prescindere dalle decisioni del sindaco, lascerebbe di Siracusa un’immagine di <<vulnus>> democratico molto grave”.
“Dispiace poi che oltre ai singoli consiglieri, siano spesso i loro leader di riferimento a fomentare questo clima di intolleranza e rabbia – dichiara ancora Cafeo – lanciando segnali non certo positivi, quasi come se di fronte alla necessità di apparire ad ogni costo, gli interessi dei cittadini passino in secondo piano”.
“È chiaro che in una democrazia i ruoli devono essere chiari ed è quindi necessario un confronto anche serrato su temi e questioni di vitale importanza per la città tra maggioranza e opposizione – spiega ancora Cafeo – ma non bisogna mai dimenticare che pur se da sponde diverse, l’obiettivo deve sempre essere comune e cioè il bene dei cittadini. Appare evidente che privare la città del suo organo di indirizzo e controllo non può andare su questa linea”.
“Nonostante l’oggettiva difficoltà della situazione, auspico quindi una soluzione positiva che salvi alla fine il Consiglio Comunale di Siracusa – conclude l’On. Cafeo – ma soprattutto spero che da ora in avanti cambi l’atteggiamento di tutti i consiglieri e dei vari leader politici, provando a riportare nell’alveo del confronto civile e democratico il dibattito politico, con l’obiettivo imprescindibile del bene comune”.