Nell’aula Vittorini di palazzo del Vermexio si è celebrata questa sera l’ultima seduta del consiglio comunale. Dopo poco meno di un anno e mezzo, il civico consesso viene sciolto per non avere approvato il conto consuntivo del 2018. L’atto è stato approvato formalmente questa mattina dal commissario ad acta, Giovanni Cocco che ha avviato la procedura per la sospensione prima e dello scioglimento poi, del consiglio comunale.
Ad aprire gli interventi è stato l’avvocato Ezechia Paolo Reale. “Sapevamo quali fossero le conseguenze del voto negativo contro noi stessi a causa di una legge iniqua e assurda. Abbiamo messo in risalto assurdità della legge regionale siciliana, peculiarità derivante dallo scontro tra Crocetta e Orlando che ha partorito una legge barzelletta per la quale il consiglio comunale nell’esercizio del controllo ha preso una decisione e per tale decisione viene punito”. Poi ha sottolineato che questo precedente possa essere “importante cartina di Tornasole di questa cattiva legge. Oggi l’Ars deve rendersi conto dell’assurdità e delle conseguenze di una legge che bastona il nemico”.
Il dibattito è stato chiuso dal sindaco Francesco Italia che, nel ribadire la propria volontà di continuare il mandato, ha detto: “Sono molto dispiaciuto del triste epilogo. Non mi dimetto per conservare una poltrona scomoda e di enorme sacrificio ma per difendere i cittadini che hanno bisogno che la città venga amministrata in maniera onesta, saggia e incondizionata dal consenso popolare e perché ho ricevuto un preciso mandato dagli elettori”.