Siracusa, 3 dicembre ’19 – “E’ molto bello vedere come il buon governo e le buone idee diano i loro frutti positivi anche parecchi anni dopo”. Lo ha detto questa mattina il sindaco Francessco Italia, nel corso dell’intitolazione della parte superiore della balza Akradina al “Giardino della Città solidale“.
“Un’intitolazione che arriva dopo 25 anni – ha ancora detto i sindaco Italia – e che all’epoca fu proposta dall’onorevole Di Marco e da alcune associazioni e poi sposata dai sindaci che si sono susseguiti. Oggi, grazie al lavoro svolto in questo lungo arco di tempo, siamo qua a restituire alla città un’area verde di 4000 metri quadrati, caratterizzata dalla folta presenza di alberi e piante delle specie mediterranee, situata in una zona importante e panoramica di Siracusa. Significativo che questa inaugurazione avvenga in un momento in cui stiamo pianificano alcune aree verdi che sono non solo luoghi di socializzazione ma, soprattutto, infrastrutture utili a mitigare l’inquinamento e a migliorare la qualità dell’aria”.
Il Giardino della città solidale, nasce da un’iniziativa di Marika Cirone Di Marco e Alida Scaletta, che oltre 25 anni fa progettarono e avviarono la piantumazione di alberi sulla parte alta della balza Akradina, ricevendo in seguito la collaborazione di Comune, Azienda Forestale, Sovrintendenza e, successivamente, di alcune associazioni. Oggi l’effetto è di avere qualificato e valorizzato un’area che era terra di nessuno, abbandonata e ridotta a un ammasso di rifiuti.
Alla cerimonia di intitolazione, oltre al sindaco Francesco Italia, erano presenti gli ex sindaci Marco Fatuzzo e Roberto Visentin, gli assessori Giusy Genovesi e Alessandra Furnari, l’onorevole Marika Cirone Di Marco, gli ex consiglieri comunali Pamela La Mesa e Carmen Castelluccio, il direttore della Forestale, Giancarlo Perrotta, la dottoressa Alessandra Trigilio, per la Sovrintendenza, e i rappresentanti delle varie associazioni che hanno proposta la denominazione dell’area: Il Club delle Donne e Juniores, Comitato 100 Donne, Arci, Arci Ragazzi, L’altromercato, Amnesty International, Agire Solidale.