Il 2 febbraio scorso con un comunicato stampa il movimento civico Noto è Patria chiese un’accelerazione dei tempi di attuazione del progetto di rilancio dell’offerta sanitaria del nosocomio netino. Una richiesta dettata dallo stato di emergenza nazionale, sugli sviluppi della pandemia da Coronavirus, che già ad inizio mese si paventava e che purtroppo è diventata oggi realtà. Profeti di un presente che, considerato l’atteggiamento scellerato del Governo italiano, non era difficile da preventivare e che pone il movimento, da mesi in prima linea per il ripristino di un’assistenza sanitaria adeguata anche nella zona sud della Provincia di Siracusa, a formulare un nuovo appello alle Autorità preposte a far si che in primis si riporti l’apertura del Pronto Soccorso del Trigona di Noto h24. “Non è più tempo di attendere! La situazione di assoluta emergenza in cui tutto il nostro Paese si trova ci impone una presa di posizione netta e determinata”. Lo ha dichiarato Andrea Insenga Azzaro, portavoce del movimento civico che ha poi aggiunto: “Abbiamo atteso con pazienza le tante operazioni atte a ripristinare il minimo garantito per il diritto alla salute dei residenti della zona sud della provincia di Siracusa. Bandi, riaperture complete, non trasformati in fatti e atti concreti. Il Pronto Soccorso deve essere immediatamente riaperto h24 per poter fronteggiare il possibile coinvolgimento anche della nostra zona all’emergenza nazionale e Noto con il Trigona deve farsi trovare pronto ad ogni tipo di assistenza per il bene della nostra comunità. Siamo pronti a riprendere la protesta con le forme e i modi che riterremo più opportuni ed incisivi perché il tempo dell’attesa è finito”.