Coronavirus, è ufficiale: scuole chiuse in tutta Italia fino a metà marzo

Le scuole di ogni ordine e grado e le Università resteranno chiuse in tutta Italia per i prossimi 10 giorni. Dopo le indiscrezioni di questa mattina, poi smentite dal ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, è arrivata l’ufficialità del governo, che ha deciso di sospendere le lezioni in aula da domani, giovedì 5 marzo, fino al prossimo sabato 14 marzo per evitare che continuino a crescere i numeri di contagio da Coronavirus nel nostro Paese. In questo modo, le scuole dovrebbero riaprire lunedì 16 marzo. La misura, che interessa ben sette milioni e 682mila iscritti alle scuole pubbliche, è infatti compresa nell’ultimo decreto dell’Esecutivo, che contiene i nuovi provvedimenti per contenere la diffusione del nuovo virus, non solo nelle cosiddette zone rosse, vale a dire le regioni epicentro dell’epidemia, ma in tutta la Penisola senza alcuna distinzione.

“C’era una valutazione in corso, per il governo non è stata una decisione semplice – ha detto il ministro Azzolina in conferenza stampa insieme al premier Giuseppe Conte – . Abbiamo aspettato anche il parere del comitato scientifico e abbiamo deciso prudenzialmente di sospendere le attività didattiche fino al 15 marzo al di fuori della scuola rossa, a partire da domani”.

Anno scolastico valido anche senza i 200 giorni di lezione
Il governo italiano ha dunque deciso di tenere chiuse le scuole in tutte le regioni italiane. Gli studenti di Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Marche sono già due settimane che mancano dai banchi: proprio in questi territori si è registrata una maggiore incidenza di casi di contagio e decesso da Coronavirus che ha spinto le istituzioni a scegliere la strada delle chiusura degli istituti. Si tratta di una misura precauzionale per ridurre la diffusione ulteriore del nuovo virus. Così facendo, si dovrebbe tornare in aula il prossimo lunedì 16 marzo. Non c’è tuttavia il pericolo che l’anno scolastico sia invalidato. In un decreto già approvato in Consiglio dei ministri, e pensato per le regioni più in difficoltà, si è sottolineato il concetto di “chiusura per forza maggiore”, dovute cioè al Coronavirus. Per cui, anche se non si raggiungono i famosi 200 giorni in classe, nessuno rischia l’anno scolastico per le assenze di questo periodo di emergenza.

Dal Miur un piano per la didattica a distanza
Il Miur ha preparato un piano di e-learning, di lezioni a distanza per accompagnare studenti e docenti in questo periodo di quarantena, che è disponibile sul sito ufficiale del ministero. Da questa sezione è possibile accedere a strumenti di cooperazione, scambio di buone pratiche e gemellaggi fra scuole, webinar di formazione, contenuti multimediali per lo studio, piattaforme certificate, anche ai sensi delle norme di tutela della privacy, per la didattica a distanza. I collegamenti delle varie sezioni di questa pagina consentono di raggiungere ed utilizzare a titolo totalmente gratuito le piattaforme e gli strumenti messi a disposizione delle istituzioni scolastiche grazie a specifici Protocolli siglati dal Ministero.

 

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