Nuovo Coronavirus CoViD-19 – Vademecum per servizi pubblici ed Enti locali

Le domande più frequenti le risposte da fornire alla popolazione

Si invitano gli operatori di tutti i servizi destinatari a rinviare i cittadini ai numeri verdi 1500 o 800.45.87.87  SOLTANTO SE LA RISPOSTA AI QUESITI NON E’ PRESENTE IN QUESTO VADEMECUM

 

SONO APPENA RIENTRATA/O IN SICILIA. COSA DEVO FARE?

 

Il decreto (art. 2 lett. i) dispone che “chiunque, a partire dal quattordicesimo giorno antecedente la data di pubblicazione del presente decreto (n.d.r. 19 febbraio 2020) abbia fatto ingresso in Italia dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico, come identificate dall’OMS, o sia transitato o abbia sostato nei comuni di cui l’allegato 1 del DPCM 1 marzo 2020 e smi, deve comunicare tale circostanza al dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio nonché al proprio medico di medicina generale ovvero al pediatra di libera scelta”.

In base al decreto, quindi, è tenuto a comunicare il proprio ingresso in Sicilia all’azienda sanitaria (o attraverso medico di medicina generale e/o pediatra) ESCLUSIVAMENTE chi sia rientrato da una delle zone a rischio (cd. Zona rossa), ovvero:

  1. dall’estero: Cina, Corea del Sud, Giappone,Iran 
  2. dall’Italia: i comuni della Lombardia individuati in Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione d’Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova dei Passerini e, per il Veneto, il comune

di Vò.

Se si ha qualche timore di aver contratto il virus è utile chiamare il proprio medico curante.

In ogni caso è sempre utile compilare il modulo di censimento predisposto dall’Assessorato regionale alla Salute che può essere scaricato dal sito www.costruiresalute.it.

PROVENGO DA UNA DELLE REGIONI MAGGIORMENTE ESPOSTE (LOMBARDIA, EMILIA, VENETO, PIEMONTE). COSA DEVO FARE?

Se il soggetto NON PROVIENE da una delle zone indicate al punto 1. NON è NECESSARIO comunicare il proprio stato all’azienda sanitaria. Se ritiene di avere sintomi conducibili ad una ipotesi di coronavirus potrà chiamare il proprio medico curante e chiedere indicazioni.

PROVENGO DA UNA DELLE REGIONI MAGGIORMENTE A RISCHIO, NON HO SINTOMI MA VOGLIO SOTTOPORMI PRUDENZIALMENTE AD UNA FASE DI QUARANTENA VOLONTARIA. CHE FARE? DEVO COMUNICARLO A QUALCUNO?

Nel caso in cui un soggetto proveniente da una delle regioni maggiormente a rischio volesse, comunque, tenere una condotta di isolamento fiduciario (quarantena volontaria) dovrà avvertire il dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio nonché il proprio medico curante e seguire le regole previste per la permanenza domiciliare.

QUALI SONO I SINTOMI CHE PRESENTA UNA PERSONA INFETTA DA CORONAVIRUS?

I sintomi più comuni includono febbre, tosse, difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, l’infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale.

Come altre malattie respiratorie, l’infezione da nuovo coronavirus può causare sintomi lievi come raffreddore, mal di gola, tosse e febbre, oppure sintomi più severi quali polmonite e difficoltà respiratorie. Raramente può essere fatale. Generalmente i sintomi sono lievi e a inizio lento. Alcune persone si infettano ma non sviluppano sintomi né malessere. La maggior parte delle persone (circa l’80%) guarisce dalla malattia senza bisogno di cure speciali. Circa 1 persona su 6 con COVID-19 si ammala gravemente e sviluppa difficoltà respiratorie. Le persone più suscettibili alle forme gravi sono gli anziani e quelle con malattie pre-esistenti, quali diabete e malattie cardiache.

Il periodo di incubazione rappresenta il periodo di tempo che intercorre fra il contagio e lo sviluppo dei sintomi clinici. Si stima attualmente che vari fra 2 e 11 giorni, fino ad un massimo di 14 giorni.

HO SINTOMI INFLUENZALI / RESPIRO MALE. COSA DEVO FARE?

Nel caso in cui la persona che telefona lamenti stati di malessere compatibili con la sindrome da COVID-19 ovvero febbre, tosse, problemi respiratori, congiuntivite, bisogna orientarla subito verso il proprio medico curante sconsigliando di recarsi al Pronto Soccorso dove, nell’ipotesi in cui fosse affetto da Coronavirus, potrebbe correre il rischio di propagare il virus. In questi casi potrebbe risultare utile passare la telefonata al personale medico, se presente in Sala Operativa.

Talvolta si chiede all’operatore quali farmaci prendere. È opportuno che anche i medici in Sala Operativa si astengano dal fornire consigli o indicazioni e si limitino a invitare il soggetto che lo richiede a rivolgersi al medico curante.

Il collegamento epidemiologico può essere avvenuto entro un periodo di 14 giorni prima o dopo la manifestazione della malattia nel caso in esame.

COME SI TRASMETTE IL CORONAVIRUS

Il Coronavirus è un virus respiratorio che si diffonde principalmente attraverso il contatto stretto con una persona malata. La via primaria sono le goccioline del respiro delle persone infette ad esempio tramite:

  • la saliva, tossendo e starnutendo
  • contatti diretti personali
  • le mani, ad esempio toccando con le mani contaminate (non ancora lavate) bocca, naso o occhi In casi rari il contagio può avvenire attraverso contaminazione fecale.

Normalmente le malattie respiratorie non si trasmettono con gli alimenti che, comunque, devono essere manipolati rispettando le buone pratiche igieniche ed evitando il contatto fra alimenti crudi e cotti.

Secondo i dati attualmente disponibili, le persone sintomatiche sono la causa più frequente di diffusione del virus.

L’OMS considera non frequente l’infezione da nuovo Coronavirus prima che sviluppino sintomi.

POSSO SOTTOPORMI PRIVATAMENTE AD ANALISI DEL SANGUE, O DI ALTRI CAMPIONI BIOLOGICI, PER SAPERE SE HO CONTRATTO IL CORONAVIRUS?

No. Non esistono al momento kit commerciali per confermare la diagnosi di infezione da nuovo coronavirus. La diagnosi deve essere eseguita nei laboratori di riferimento regionale, su campioni clinici respiratori secondo i protocolli indicati dall’OMS. In caso di positività al nuovo coronavirus, la diagnosi deve essere confermata dal laboratorio di riferimento nazionale dell’Istituto Superiore di Sanità.

Secondo le indicazioni del Consiglio Superiore della Sanità, sulla base delle evidenze scientifiche finora disponibili, non è raccomandata l’esecuzione del tampone ai casi asintomatici.

COSA SI INTENDE PER CONTATTO STRETTO?

Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie definisce contatto stretto:

    • una persona che vive nella stessa casa di un caso di COVID-19;
    • una persona che ha avuto un contatto fisico diretto con un caso di COVID-19 (per esempio la stretta di mano);
    • una persona che ha avuto un contatto diretto non protetto con le secrezioni di un caso di COVID-19 (ad esempio toccare a mani nude fazzoletti di carta usati);

Regione Siciliana

  • una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso di COVID-19, a distanza minore di 2 metri e di durata maggiore a 15 minuti;
  • una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (ad esempio aula, sala riunioni, sala d’attesa dell’ospedale) con un caso di COVID-19 per almeno 15 minuti, a distanza minore di 2 metri;
  • un operatore sanitario od altra persona che fornisce assistenza diretta ad un caso di COVID19 oppure personale di laboratorio addetto alla manipolazione di campioni di un caso di COVID-19 senza l’impiego dei DPI raccomandati o mediante l’utilizzo di DPI non idonei;
  • una persona che abbia viaggiato seduta in aereo nei due posti adiacenti, in qualsiasi direzione, di un caso di COVID-19, i compagni di viaggio o le persone addette all’assistenza e i membri dell’equipaggio addetti alla sezione dell’aereo dove il caso indice era seduto (qualora il caso indice abbia una sintomatologia grave od abbia effettuato spostamenti all’interno dell’aereo, determinando una maggiore esposizione dei passeggeri, considerare come contatti stretti tutti i passeggeri seduti nella stessa sezione dell’aereo o in tutto l’aereo).

HO PIÙ DI 65 ANNI. CHE DEVO FARE?

L’art. 2 lett. b) fa espressa raccomandazione alle persone anziane, affette da patologie croniche o con multimorbilità ovvero con stati di immunodepressione congenita o acquisita, di evitare di uscire dalla propria abitazione o dimora fuori dai casi di stretta necessità e di evitare, comunque, luoghi affollati nei quali non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.

DEVO ANDARE IN VISITA A PARENTI IN CASE DI RIPOSO E/O STRUTTURE SANITARIE. COME DEVO COMPORTARMI?

Il decreto mira a ridurre i casi di contagio, pertanto “l’accesso di parenti e visitatori a strutture di ospitalità e lungo-degenza (RSA) e strutture residenziali per anziani, autosufficienti e non, è limitata ai soli casi indicati dalla Direzione sanitaria della struttura che è tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione” Analogamente è fatto divieto agli accompagnatori dei pazienti di permanere nelle sale di attesa dei dipartimenti emergenze e accettazione dei Pronto soccorso, salve diverse disposizioni del personale preposto.

SI PUÒ CONTRARRE IL NUOVO CORONAVIRUS ATTRAVERSO IL CONTATTO CON LE MANIGLIE DEGLI AUTOBUS O SULLA METROPOLITANA /BUS/TRENO STANDO VICINI A UNA PERSONA CHE TOSSISCE?

Il nuovo coronavirus è un virus respiratorio che si diffonde principalmente attraverso il contatto con le goccioline del respiro delle persone infette, ad esempio quando starnutiscono o tossiscono o si soffiano il naso. È buona norma, per prevenire infezioni, anche respiratorie, il lavaggio frequente e accurato delle mani, dopo aver toccato oggetti e superfici potenzialmente sporchi, prima di portarle al viso, agli occhi e alla bocca. Per chi opera negli uffici è utile disinfettare con soluzioni alcoliche la tastiera del pc e i piani su cui opera.

Proprio perché si propaga con le goccioline di saliva è importante che le persone ammalate applichino misure di igiene quali starnutire o tossire in un fazzoletto o all’interno del gomito e gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l’uso.

  • da tener presente, comunque, che siamo nel pieno della stagione influenzale. Pertanto, se dovessero comparire sintomi come febbre, tosse, mal di gola, mal di testa e, in particolare, difficoltà respiratorie, ancorché non siamo dinnanzi a coronavirus sarà prudente rivolgersi al proprio medico curante.

Regione Siciliana                                                                                                                                                                                                      .

DEVO INDOSSARE LA MASCHERINA PER PROTEGGERMI?

L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di indossare una mascherina solo se si sospetti di aver contratto il nuovo Coronavirus e siano presenti sintomi quali tosse o starnuti ovvero nel caso ci si prenda cura di una persona con sospetta infezione da nuovo Coronavirus. L’uso della mascherina aiuta a limitare la diffusione del virus ma deve essere adottata in aggiunta ad altre misure di igiene respiratoria e delle mani. Non è utile indossare più mascherine sovrapposte. L’uso razionale delle mascherine è importante per evitare inutili sprechi di risorse preziose.

SONO UN DONATORE DI SANGUE. COME MI DEVO COMPORTARE?

Il sangue si può donare solo se si è in buone condizioni di salute, quindi anche un semplice raffreddore o mal di gola, senza alcun collegamento al Coronavirus, sarebbe causa di esclusione temporanea. Ricorda che è bene aspettare almeno 14 giorni prima di andare a donare se:

  • sei rientrato/a di recente da un viaggio nella Repubblica Popolare Cinese o se hai sostato o transitato nei comuni sottoposti alle misure urgenti di contenimento del contagio (Regione Lombardia: Bertonico, Casalpusterlengo,

Castelgerundo, Castiglione D’Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova dei Passerini. Regione Veneto: Vo’)

  • pensi di essere stato esposto al rischio di infezione da Coronavirus
  • hai effettuato la terapia per l’infezione da SARS-CoV-2 (per infezione documentata o comparsa di sintomatologia compatibile con infezione da SARS-CoV-2).

Quando vai a donare avverti sempre il medico selezionatore dei tuoi spostamenti, specie se in una delle aree interessate dal nuovo Coronavirus.

Comunica, inoltre, se ti è stata diagnosticata l’infezione o se hai avuto sintomi associabili a quelli causati dal Coronavirus (febbre, tosse, difficoltà respiratorie) anche quando i sintomi in questione siano già stati risolti a seguito (o meno) di una terapia; il medico addetto alla selezione che ti visiterà potrà decidere di sospenderti temporaneamente dalla donazione.

Se hai già donato, ricordati di contattare il centro trasfusionale presso cui hai effettuato la donazione in caso di comparsa di sintomi associabili a quelli causati dal Coronavirus.

COSA DEVO FARE SE SOSPETTO DI AVERE CONTRATTO IL CORONAVIRUS?

In tutti i casi in cui si abbia il sospetto di aver contratto il Coronavirus o in cui i sintomi siano compatibili con il Coronavirus occorre chiamare il proprio medico curante il quale valuterà le condizioni del proprio assistito ed eventualmente segnalerà il caso alle Autorità sanitarie territorialmente competenti per le eventuali prescrizioni.

SONO INCINTA COSA RISCHIO E COSA RISCHIA MIGLIO FIGLIO SE CONTRAGGO IL CORONAVIRUS?

La gravidanza comporta cambiamenti del sistema immunitario che possono aumentare il rischio di contrarre infezioni respiratorie virali. Non sono riportati dati scientifici sugli effetti di COVID-19 durante la gravidanza. Resta consigliato, anche per le donne in gravidanza, di intraprendere le normali azioni preventive per ridurre il rischio di infezione, come lavarsi spesso le mani ed evitare contatti con persone malate.

I dati recenti riguardo bambini nati da madri con COVID-19 indicano che nessuno di essi è risultato positivo.

DISPOSIZIONI PER LE SCUOLE

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Attività scolasticheIl decreto prevede la sospensione delle attività scolastiche di ogni ordine e grado e le attività didattiche fino al 15 marzo 2020. Sono esclusi dalla sospensione solo i corsi post universitari connessi con le professioni sanitarie, quelle dei medici in formazione specialistica, quella dei tirocinanti delle professioni sanitarie e le scuole di formazione attivate presso il ministero dell’interno e della difesa.

Viaggi di istruzione – Sono sospesi i viaggi di istruzione, le visite guidate, le uscite didattiche, le iniziative di scambio e i gemellaggi

RIAMMISSIONE DEGLI STUDENTI A SCUOLA

L’art. 1, lettera f) dispone che la riammissione nei servizi educativi per l’infanzia di cui all’art. 2 del decreto legislativo del 13 aprile 2017 n. 65 e nelle scuole di ogni ordine e grado per assenze dovute a malattia infettiva soggetta a notifica obbligatoria ai sensi del D.M. 15 novembre 1990, n. 6 di durata superiore a cinque giorni avviene dietro presentazione di certificato medico, anche in deroga alle disposizioni vigenti”. Pertanto:

  1. La riammissione a scuola avverrà SOLO dietro presentazione di certificato medico che dovrà specificare se si tratti di malattia generica o infettiva. In caso di malattia non infettiva si seguono le regole vigenti nelle singole regioni.
  2. Se l’assenza è riferibile al periodo di chiusura della scuola prevista da ordinanza – anche se superiore a cinque giorni – non serve il certificato medico
  3. Se l’alunno fosse stato già assente precedentemente alla chiusura della scuola per motivi di altra natura (motivi familiari, settimana bianca, etc.) il certificato medico è necessario solo se tale assenza non era stata preventivamente comunicata dalla famiglia alla scuola
  4. Per le assenze per le quali non è previsto il certificato medico la famiglia dovrà produrre in forma scritta un’autocertificazione che riporti di “Non aver soggiornato in zone endemiche e non aver avuto contatti con

casi confermati”

Le assenze maturate dagli studenti ai quali in base al decreto non è consentita la frequenza alle lezioni (art. 2, lettera i) non sono computate ai fini della eventuale ammissione agli esami finali nonché ai fini delle relative valutazioni.

  • SICURO RICEVERE PACCHI DALLA CINA O DA ALTRI PAESI DOVE IL VIRUS È STATO IDENTIFICATO?

Si, è sicuro. L’OMS ha dichiarato che le persone che ricevono pacchi non sono a rischio di contrarre il nuovo Coronavirus, perché non è in grado di sopravvivere a lungo sulle superfici.

POSSO CONTRARRE L’INFEZIONE DAL CANE/GATTO/ DAL MIO ANIMALE DA COMPAGNIA?

No, al momento non vi è alcuna evidenza scientifica che gli animali da compagnia, quali cani e gatti, abbiano contratto l’infezione o possano diffonderla. Anche in questo caso si raccomandano le norme generali di igiene, ovvero lavare le mani frequentemente e scrupolosamente con acqua e sapone o usando soluzioni alcoliche.

COME DEVO COMPORTARMI CON IL MIO DATORE DI LAVORO SE L’AUTORITÀ SANITARIA MI HA PRESCRITTO LA PERMANENZA DOMICILIARE?

Nel caso in cui l’operatore di sanità pubblica e i servizi di sanità pubblica territorialmente competenti abbiano provveduto alla prescrizione della permanenza della permanenza domiciliare (art. 2 punto 2) l’art. 2, punto 2) lettera

  1. del Decreto 4 marzo 2020 prevede che “in caso di necessità di certificazione ai fini INPS per l’assenza dal lavoro si

Regione Siciliana                                                                                                                                                                                                      .

procede a rilasciare una dichiarazione indirizzata a INPS, datore di lavoro e MMG/LPS (medico curante – pediatra) in cui si dichiara che per motivi di sanità pubblica è stato posto in quarantena, specificando la data di inizio e fine”

HO ORGANIZZATO UN EVENTO O UNA MANIFESTAZIONE PUBBLICA. COME DEVO COMPORTARMI? DEVO ANNULLARE L’EVENTO?

Il DPCM 4 marzo 2020 prevede esplicitamente:

  1. la sospensione di tutti i congressi, le riunioni, i meeting e gli eventi sociali in cui è coinvolto il personale sanitario o personale incaricato di svolgere servizi pubblici essenziali o di pubblica utilità
  2. la sospensione delle manifestazioni e degli eventi di qualsiasi natura, svolti in ogni luogo – sia pubblico che privato

 

che comportino affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro

  1. la sospensione degli eventi e delle competizioni sportive di ogni ordine e disciplina svolti in ogni luogo – sia pubblico che privato.

È CONSENTITO lo svolgimento di attività sportive eventi, competizioni e sedute di allenamento di atleti agonisti a porte chiuse o senza presenza di pubblico.

SONO AMMESSE A CONDIZIONE CHE RISPETTINO LA DISTANZA DI SICUREZZA DI ALMENO 1 METRO, le attività motorie in genere svolte all’aria aperta o all’interno di impianti sportivi (palestre, piscine, e centri sportivi di ogni genere)

DEVO PARTIRE PER UN VIAGGIO DI LAVORO O PER UNA VACANZA (al Nord o all’estero). CHE DEVO FARE?

Limitiamoci a fornire al richiedente il numero verde della Regione in cui dovrà recarsi e a cui potrà rivolgersi per avere informazioni più dettagliate. In caso di viaggio all’estero consultare il sito www.viaggiaresicuri.it della Farnesina

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MISURE IGIENICO-SANITARIE

 

di cui all’allegato 1 del DPCM 4 marzo 2020

  • Lavarsi spesso le mani. Si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie e altri luoghi di aggregazione, soluzioni idro-alcoliche per il lavaggio delle mani;
  • evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute;
  • evitare abbracci e strette di mano;
  • mantenimento, nei contatti sociali, di una distanza interpersonale di almeno un metro;
  • curare l’igiene respiratoria (starnutire e/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie);
  • evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, in particolare durante l’attività sportiva;
  • non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani;
  • coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce;
  • non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico;
  • pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol;
  • usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o se si presta assistenza a persone malate.

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