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Una “carta d’identità” per i piccoli fenicotteri rosa. Si è conclusa con successo l’operazione “inanellamento” dei pulcini alla Riserva Saline di Priolo dove 80 esperti, provenienti da varie parti della Sicilia e da altre regioni d’Italia, sono stati impegnati in questa delicata attività.
Attraverso l’applicazione di un piccolissimo anello colorato in pvc, i fenicotteri rosa della Riserva Saline di Priolo saranno monitorati dagli esperti nel corso della loro vita: si tratta di uno strumento fondamentale dal punto di vista scientifico e ambientale. In Italia, questa attività è gestita dal centro Ispra che ha coordinato i lavori a Priolo con i componenti della Lipu – associazione che gestisce la Riserva Saline di Priolo – e che seguirà migrazioni e movimenti dei carismatici uccelli dal piumaggio rosa i quali, per la terza volta di seguito, hanno nidificato all’ombra delle ciminiere all’interno della Riserva di Priolo dove la Lipu ha ricreato le condizioni ottimali per i simpatici animali.
“Sono stati 120 i pulcini inanellati – spiega Fabio Cilea, direttore della Riserva Saline di Priolo – e quasi 80 i partecipanti all’evento provenienti anche da altre parti della Sicilia e dall’Italia. Tre le squadre operative per la battuta e due quelle per l’inanellamento che è un’operazione delicatissima in quanto occorre catturare con dolcezza gli animali e in perfetta sincronia, un lavoro di squadra e precisione. Presenti i tecnici Ispra e diversi inanellatori ufficiali, oltre a numerosi ornitologi e naturalisti. Le operazioni rappresentano un evento scientifico di grande importanza che ci permetterà di seguire la vita degli animali, studiarne i movimenti e contribuire così alla gestione dell’ambiente e alla loro tutela”.
Le operazioni sono state guidate da Nicola Baccetti di Ispra e dal direttore della riserva Fabio Cilea e si sono concluse in poche ore grazie ad una battuta efficiente e veloce che ha permesso di iniziare le operazioni di inanellamento in poco tempo evitando cosi stress inutile agli animali.
“L’inanellamento degli uccelli è uno strumento importantissimo nella ricerca scientifica e nella gestione dell’ambiente – aggiunge Cilea – ed è una tecnica basata sul marcaggio individuale degli uccelli attraverso, appunto, un piccolo anello contenente un codice con cui si individua ogni piccolo. Attualmente tale attività è gestita, a livello nazionale, dall’Ispra il cui indirizzo è impresso in ciascun anello”.
L’attività di inanellamento, in quanto presuppone la cattura di uccelli selvatici, può essere esercitata solo grazie a speciali autorizzazioni in deroga alla normativa vigente in materia di tutela della fauna selvatica. Tale operazione viene fatta nel rispetto di garantire l’assoluta incolumità degli uccelli marcati.
“Nel caso dei fenicotteri rosa sono stati messi degli anelli colorati con numeri che possono essere facilmente letti attraverso un cannocchiale – spiega il direttore Cilea -. In tal modo l’osservazione di individui inanellati consente di tracciare il percorso svolto nell’arco dell’intera loro vita. In particolare è possibile ottenere informazioni dettagliate su alcuni aspetti importanti della biologia della specie, come la longevità, la fedeltà al sito di nidificazione o di svernamento, e altre informazioni ancora”.