Ancora un medico e un infermiera positivi al tampone all’Ospedale Umberto I di Siracusa, individuato quale Presidio Strategico nella lotta al coronavirus, sostanziano il grido di allarme che le scriventi OO.SS, ripetono, incessantemente, dall’inizio della pandemia.
Insufficienza e/o discontinuità nella fornitura di mezzi di protezione, di tamponi,di reagenti, non solo espongono gli operatori sanitari ed il cittadino utente a gravi rischi per la vita e la salute, ma rischiano di paralizzare la sanità della Provincia, con conseguenze, incalcolabili e facilmente ipotizzabili.
Si è perso tempo prezioso nell’effettuare i tamponi a tappetto per pazienti e personale, soprattutto
per i ritardi nelle risposte dei Centri deputati di Catania e Messina, e i risultati sono davanti agli occhi di tutti.
Si è finalmente deciso di effettuare i tamponi nella nostra Provincia, è l’insufficienza dei reagenti nei Presidi deputati, ne ha ritardato la tempestività
In un periodo eccezionale, quale quello che stiamo attraversando, tutti possono ed hanno commesso degli errori, purtuttavia, è impensabile che gli ospedali e il personale dell’Azienda, siano esposti a rischi inutili per la mancanza di presidi e per la mancata adozioni di accorgimenti elementari.
Non è possibile che, in Veneto, si facciano tamponi a tutta la popolazione e che , a Siracusa, non riusciamo a farli ( IN TEMPO) agli ammalati e al personale di assistenza.
Cosa possiamo e DOBBIAMO fare immediatamente:
1-Protezione adeguate e sufficienti A TUTTO il personale impegnato nell’assistenza, compreso i lavoratori di supporto ;
intersindacale Rischio paralisi degli Ospedali della Provincia di Siracusa 4-4-2020 1
2-Possibilità di destinare agli operatori sanitari “ alloggi riservati”, all’interno delle Strutture requisite per il coronavirus, al fine di consentire, SU BASE VOLONTARIA, a tutto il personale impegnato in prima linea , di non rientrare al domicilio, sottoponendo a rischio la vita e la salute dei famigliari;
3-Possibilità di adottare la metodologia del “ lavoro per squadra”, con la previsione, ove possibile detta organizzazione, che il coinvolgimento infettivo di una squadra, NON paralizzi l’attività dell’intera struttura, la quale potrà essere riattivata ,con la seconda squadra, dopo la necessaria sanificazione ambientale
Alla Protezione Civile, All’Assessore regionale alla Salute e a tutti i soggetti in indirizzo, le scriventi OO.SS, chiedono fatti e non assicurazioni di impegno, speso disattese, per la carenza di presidi fondamentali.
Occorre una svolta concreta ed immediata nell’attuale pandemia, in modo da garantire l’operatività dei nostri ospedali, sottolineando che, in caso contrario, il rischio di paralisi della sanità Siracusana diventa sempre più concreto.
LE SEGRETERIE PROVINCIALI DELLE OO.SS.
f/to
ANAAO: dr. Romano, AAROI: dr. Tinè, CGIL Medici: dr Bruno, FIALS Medici: dr. Augello, UIL Medici: dr.
Pavone, AUPI d.ssa Donzelli, FASSID: D.ssa Abate, FESMED: dr. Matera, SINAFO: dr Caruso,
FP CGIL Nardi, UIL FPL Cosetta, FSI Spada, NURSIND Fazzino, FIALS Idonea