Fase 2, il 12 maggio la ripresa delle udienze in tribunale

L’avvio della “fase 2” dell’emergenza sanitaria per gli operatori della giustizia significa riavviare la macchina giudiziaria quasi al massimo dei giri. E’ stata fissata la data di martedì della prossima settimana per riavviare i processi nelle aule giudiziarie. Una decisione che desta, però, qualche perplessità e preoccupazione tra i lavoratori, molti dei quali ancora oggi stanno operando in modalità smart working.  La presidenza del tribunale di Siracusa ha proposto una serie di nuove misure organizzative per contrastare l’emergenza epidemiologica per il periodo compreso fra il 12 maggio e il 30 giugno. Sulla scorta delle indicazioni del Ministero della Salute e della presidenza del Regione siciliana, tra le altre misure è previsto l’accesso del pubblico agli uffici giudiziari solo munito di mascherina protettiva e guanti monouso. Gli utenti saranno sottoposti al controllo della temperatura corporea ad opera degli addetti alla vigilanza. Per evitare assembramenti all’interno delle cancellerie e limitare i contatti ravvicinati, la presidenza del Tribunale ha proposto la limitazione degli orari di apertura degli uffici a due ore la mattina. Nel corso di una videoconferenza tenuta il 23 aprile, a cui hanno partecipato i rappresentanti della Procura, dell’Ordine degli avvocati, della Camera penale, dell’Adu, è stato deciso che tutti i procedimenti a carico di persone detenute, sia davanti al Gup sia davanti al tribunale, saranno svolte regolarmente a partire dalla prossima settimana. La partecipazione del detenuto sarà garantita in remoto.

Per vagliare le proposte e avanzarne delle altre, questa mattina nell’aula di Corte d’assise si riunisce il Comitato unico di garanzia, l’organismo paritetico per le pari opportunità, presieduto dalla dottoressa Carmela Perricone e composto dal vice presidente Fabrizio Biondini e dal segretario Gigi Muti. “Avremo modo di confrontarci con le altre parti – dice Muti – per ottenere il massimo della sicurezza rispetto alla fase 2 dell’emergenza. Proporremo controlli all’esterno, percorsi differenziati, afflusso limitato di utenti, turnazione e smart working per il personale dipendente, ricorso massiccio agli appuntamenti, uso di dispositivi di protezione individuale, sanificazione periodica di aule e ambienti, igiene e tanta ma tanta responsabilità senza angoscia. Faremo poi in modo di incontrare il procuratore, responsabile sicurezza, il presidente del tribunale, responsabile della vita del palazzo, rappresentanti di Rsu, Rspp e Rsl per proporre e mettere in atti una serie di iniziative che possano trovare una sorta di soluzione accettata da amministrazione e lavoratori”.

F. N.

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