Rossana Luttazzi diventa presidente onoraria della rete dei festival

Ben 155 mila spettatori al Festival Day de L’Italia in una Stanza con 100 festival presenti organizzato da MEI e Rete dei Festival insieme a OASport e OAPlus.

Sono stati infatti ben 155 mila gli spettatori che ieri si sono collegati dalle 13  all’1 di notte sulla piattaforma on line www.sport2u.tv  e sulle Pagine Facebook di OASport, OAPlus, MEI, Rete dei Festival e tante altre pagine oltre che sulle tv locali di Roma e Milano e di altre citta’ del Nord e del Sud e sul web di Radio Bruno insieme ad altre radio e tv sul web. Un grandissimo risultato che si somma alla straordinarieta del programma che in 12 ore ha attraversato tutta l’Italia attraverso 100 festival di ogni parte del Paese e di ogni genere musicale facendo capire la grande ricchezza della Rete dei Festival e l’importanza dei festival in Italia per la crescita della musica del futuro.

Sull’onda di tale successo -dopo il Festival Day organizzato per  celebrare i 12 anni della Rete dei Festival, il coordinamento della Rete dei Festival ha deciso di chiedere a Rossana Luttazzi, vedova del grande Lelio e organizzatrice del Premio Lelio Luttazzi, che ricorda il grandissimo artista e promotore della nuova musica nel nostro paese, di diventare Presidente Onoraria della Rete dei Festival.

La proposta e’ stata fatta da Michele Lionello di Voci per la Liberta’ e Roberto Grossi di Varigotti Festival, insieme al  Portavoce della Rete dei Festival Giordano Sangiorgi e Rossana Luttazzi ha aderito subito con entusiasmo come e’ sua abitudine e costume mettendosi subito a disposizione dei festival che lavorano alla scoperta di nuovi talenti.

A tale proposito ha dichiarato: “Sono davvero onorata di aver ricevuto questo incarico e spero di potervi essere utile insieme alla Fondazione Lelio Luttazzi.

Ringrazio Giordano Sangiorgi Portavoce della Rete dei Festival, Michele Lionello di Voci per la Libertà e Roberto Grossi di  Varigotti Festival per aver pensato a me”.

Grande soddisfazione per l’accettazione da parte degli oltre 100 festival aderenti alla Rete dei Festival che hanno appena chiuso una importante convenzione con SCF, grazie al lavoro di Giuseppe Marasco,  per una scontistica sui live in questo importante periodo di ripartenza e che si apprestano a chiedere una convenzione anche alla Siae.

Biografia di Rossana Luttazzi

Biografia di Rossana Luttazzi

Rossana Luttazzi, vedova dell’indimenticato Lelio Luttazzi, il re dello swing italiano, artista poliedrico che, nella sua lunga carriera artistica è stato musicista, attore, direttore d’orchestra, conduttore televisivo, scrittore: un artista a tutto tondo di cui ancora oggi, fa sentire fortissima, la sua mancanza.

Rossana Luttazzi, il cui cognome da nubile è Moretti, nata nel 1951, conobbe Lelio Luttazzi nel 1975. In quel periodo lavorava come redattrice nella redazione  romana del quotidiano Momento Sera. L’incontro con quello che sarebbe stato il suo compagno di vita per 35 anni avvenne per puro caso, grazie alle insistenze di una collega del giornale, organizzatrice di cene e feste che la invitava continuamente  e un sabato sera di tanti anni fa, Rossana alla fine cedette, si decise ad andare a casa della collega: fu lì che incontrò Lelio Luttazzi, che all’epoca aveva già 52 anni.  Lei e quello che da lì a qualche anno sarebbe diventato suo marito cominciarono a frequentarsi, nonostante la forte differenza d’età, come racconterà lei stessa molti anni dopo, destasse nelle persone che avevano intorno forti perplessità.

Lei e Lelio andarono quasi subito a vivere insieme e nel 1978 la giovane Rossana in seguito ad un trasloco, scoprì  una scatola con dentro una pellicola cinematografica, dal titolo “L’illazione”, film girato dal maestro, ispirato alla triste vicenda giudiziaria che lo aveva coinvolto pochi anni prima che si rivelò un tremendo errore giudiziario. Quel film sarà poi, per volere di Rossana  e della Fondazione Lelio Luttazzi, presentato e proiettato in anteprima mondiale all’edizione del 2011 del Festival del Cinema di  Roma.

Nel 1979 lei e il maestro decidono di sposarsi: la cerimonia, con rito civile ha luogo a Cerveteri. Rossana e Lelio restano insieme fino all’8 luglio del 2010, quando il maestro si spegne tra le sue braccia, nella loro casa di Trieste, dove erano tornati due anni prima. “Ho perso un marito, un figlio, un amante, il mio amico migliore. Non esistono aggettivi per descrivere il mio dolore. L’unica cosa che, almeno un po’ mi rasserena è sapere che l’ho accompagnato fino alla fine con amore. Io ero il suo angelo custode, ma lui era il mio”,  dirà Rossana Luttazzi, parlando del marito, due giorni dopo la sua scomparsa: parole profonde che descrivono appieno il fortissimo legame che li ha uniti.

A pochi mesi dalla morte del marito, Rossana Luttazzi dà vita alla Fondazione Lelio Luttazzi, con lo scopo di mantenere vivo il ricordo di un artista che ha fatto la storia della cultura del nostro Paese. Tra le diverse iniziative che la fondazione, per volere di Rossana Luttazzi, ha intrapreso, si ricorda l’opera di catalogazione di tutta la produzione artistica di Lelio Luttazzi, la creazione dello spazio permanente a Trieste dello “Studio Luttazzi” presso la Biblioteca Statale Stelio Crise e la creazione di un Premio Lelio Luttazzi: un concorso per giovani pianisti jazz al quale il MEI e il Circuito della Rete dei Festival hanno sempre dato il loro sostegno.

STORIA DELLA RETE DEI FESTIVAL

Nel corso del MEI 2008 è nata “La Rete dei Festival”, associazione che contribuisce a tutelare e favorire lo sviluppo dei Festival per Musica emergente in Italia.

In questo periodo di crisi, che ha visto la chiusura di molti Festival medio-piccoli oltre ad aver ridimensionato pesantemente quelli medi e più grandi, si rende necessaria la costruzione di una rete che, raccogliendo le esigenze, gli entusiasmi e le difficoltà di numerose realtà presente in tutta Italia, faccia da referente e da interfaccia per tutto il settore.

I festival dedicati alla musica emergente ormai rappresentano uno degli strumenti migliori a disposizione degli addetti ai lavori e degli artisti stessi per dare un impulso e una spinta al rinnovamento del sistema e delle musica in Italia. La Rete dei Festival esiste proprio per fornire linee guida, know how, e strumenti in grado di professionalizzare e rendere i nostri Festival.

Nuova struttura organizzativa e nuove disposizione per l’anno 2020:

PREMESSE

In vista della partenza ufficiale della stagione  2020  della Rete, e contestualmente della nuova campagna adesioni, abbiamo deciso di rimettere mano alla struttura e all’organizzazione interna, ampliando ancora di più il concetto di condivisione e circolarità che ha rappresentato un punto cruciale della stagione di quest’anno con il FESTIVAL DAY che ha visto l’adesione di 100 festival nella giornata del 30 aprile su un programma on line con circa 150 mila spettatori.

 

Ci siamo posti come obiettivi fondamentali del nuovo anno i seguenti punti:

Supportare i festival per sostegni pubblici in questo momento di grandi difficolta’ nazionali, regionali e locali

  • Stimolare il confronto, unico modo per rafforzare insieme le singole potenzialità
  • Stimolare la circolarità degli artisti anche on line
  • Coordinamento delle date sui territori (per evitare di sovrapporsi con eventi simili)
  • Formazione (come dovere morale): sostenere lo sviluppo delle nuove generazioni di musicisti, ma anche di operatori deve essere il centro morale del nostro lavoro. Combattere la caotica instabilità dell’ambiente e il pressapochismo di chi si improvvisa operatore del settore, attraverso l’insegnamento.
  • Trovare il modo di inserire in ogni festival aderente un momento formativo, gestito autonomamente o usufruendo dei format interni alla Rete
  • Conferenze e workshop su tematiche sensibili
  • Postazioni di ascolto e consulenza

OPERATIVITÀ

Di seguito la proposta strutturale e operativa per l’anno 2020 al quale si potra’ aderire a titolo gratuito

 

  • Nuovo assetto strutturale:
  • Nuova Struttura:
  • Coordinatori: Michele Lionello di Voci per la Liberta’ e Roberto Grossi di Varigotti Festival
  • Referenti Rapporti con Istituzioni e Mercato: Francesco Caprini di Rock Targato Italia e Christian Perrotta di Maninalto!
  • Portavoce : Giordano Sangiorgi – MEI
  • Referente It – Folk:  Giuseppe Marasco , Referente Premio dei Premi: Enrico Deregibus
  • Segreteria: Massimo Della Pelle

Referenti regionali/territoriali

Il direttivo si occuperà di attuare le attività della Rete dei Festival, i referenti avranno autonomia nelle loro zone per realizzare iniziative a nome e per conto della Rete e dovranno/potranno:

  • Essere un punto di riferimento per gli aderenti della propria regione
  • Fare da ponte tra gli aderenti della propria regione e le attività della Rete
  • Trovare e segnalare realtà locali, invitandole ad aderire e partecipare alle attività
  • Realizzare incontri e riunioni di confronto tra le realtà
  • Realizzare progetti e bandi pubblici regionali con il sostegno della Rete dei Festival in qualità di partner
  • Coordinare eventuali iniziative a livello regionale
  • Relazionarsi, in rete, con i responsabili delle altre regioni per iniziative, scambi, progetti ecc

L’attività del direttivo si svolgerà attraverso riunione operative e di aggiornamento periodiche via Skype.

  • Reimpostazione dell’offerta per gli aderenti: l’adesione alla Rete si configura nell’ottica di entrare a far parte di un contenitore ricco di opportunità derivanti soprattutto dall’interazione con altre realtà a livello nazionale, è questo il vantaggio maggiore di aderire alla Rete dei Festival
  • Comunicazione di base:  inserimenti in newsletter  e su Facebook da Rete dei Festival programmati secondo le necessità del festival.

Pacchetti aggiuntivi:  con il MEI con la referente promozionale Ivana Stjepanovic

  • Artisti e Band al Mei: il Mei diventerà la vetrina nazionale dei migliori artisti provenienti dai festival. Ogni festival potrà proporre un artista o band, che potrà suonare previa selezione da parte di un comitato interno al direttivo della Rete.
  • Possibilità per ogni festival di avere un rappresentante della Rete in giuria, a fronte della copertura delle sole spese di viaggio e alloggio
  • Possibilità di realizzare seminari e workshop per i giovani musicisti a fronte della copertura delle sole spese di viaggio, alloggio e un gettone di presenza minimo e forfettario. I pacchetti formativi saranno offerti da Adastra (assadastra.org) e Mei attraverso seminari e postazioni d’ascolto (Campus Mei).
  • Possibilità di usufruire del nome e del peso della Rete dei Festival per la partecipazione a bandi pubblici e privati, previo accordo specifico e condiviso con gli organi di coordinamento
  • Possibilità di partecipare ai progetti realizzati dalla Rete e dai singoli aderenti, per favorire il dialogo e la collaborazione interna
  • Un referente interlocutore unico, a disposizione quotidianamente, Massimo Della Pelle come segreteria, quale punto di riferimento per le attività generali
  • Tra le attività comuni la Rete si impegna a:
  • stabilire una connessione con SIAE e altri istituti di raccolta diritti connessi secondari come SCF, per sgravi economici relativi all’attività live dei festival. A tale proposito si segnala prima convenzione con SCF
  • stabilire partnership e rapporti di scambio con realtà a livello nazionale, favorevoli per tutti gli aderenti
  • approfondire rapporti istituzionali già avviati (come ad esempio quello con il Mibact, che ha portato a diverse audizioni durante l’anno 2016)
  • portare l’esperienza e la presenza dei festival all’interno di fiere, convegni e momenti di incontro e condivisione di esperienze, durante i quali possono essere coinvolti alcuni aderenti

La quote di adesione quest’anno saranno totalmente gratuite.

Perché aderire alla Rete dei Festival?

Perché l’unione fa la forza.

Il percorso a inizio 2020, con gli Stati Generali della Musica Indipendente ed Eemergente, con i 13 punti per lo sviluppo del settore, gli 8 punti di appello per superare la crisi del Corona Virus e i 13 punti per il live nel 2020.

Perché creiamo possibilità di sviluppo per i giovani musicisti che voi supportate e premiate.

Perché vogliamo che le nuove generazioni di musicisti crescano consapevoli e sappiano affrontare il mercato.

Perché il reciproco scambio di esperienze è il segreto per diventare sempre più forti.

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