Lampedusa. Porta d’Europa ‘imballata’ in stile Christo, è polemica: per sindaco è uno “sfregio”

Qualcuno in nottata ha imballato con sacchi di plastica e nastro adesivo il monumento di Mimmo Paladino, la “Porta d’Europa, inaugurato a Lampedusa il 28 giugno 2008 per celebrare lo spirito d’accoglienza dell’isola, approdo di migliaia di migranti. Sui social la vicenda è stata letta come un omaggio a Christo, l’artista morto tre giorni fa a New York, uno dei maggiori rappresentanti della Land art. “È un’azione meschina che fa male all’immagine di Lampedusa e soprattutto fa male ai lampedusani: ho immediatamente sporto denuncia alle Autorità competenti, mi auguro che i responsabili vengano individuati” dice il sindaco di Lampedusa e Linosa Totò Martello, secondo il quale si tratta di uno “sfregio”. “La Porta d’Europa è uno dei simboli della nostra isola e della nostra comunità, è un’opera conosciuta a livello internazionale e vederla sfregiata in modo così volgare è una ferita che fa male e che ci preoccupa. Lampedusa – continua Martello – si è sempre sobbarcata il peso di un’accoglienza che ha urgente bisogno di regole certe e condivise, e continua a farlo nonostante l’emergenza Coronavirus”.
Dopo la denuncia del sindaco Martello e l’intervento della Polizia Municipale, la Porta d’Europa è stata “liberata” dagli involucri che erano stati messi durante la notte ed è tornata ad essere il “simbolo di Lampedusa”

3 Giugno 2020

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