“Nessuno si era accorto di questo fenomeno del caporalato a Caltanissetta però è evidente che c’è e va colpito in maniera decisa. Adesso che il verminaio è scoppiato deve essere colpito”. Lo ha detto il sindaco Roberto Gambino durante la manifestazione per ricordare Adnan Siddique, il pachistano ucciso per aver aiutato vittime di caporalato.
“E’ stata uccisa una persona onesta. I ragazzi che arrivano dal Pakistan – ha sottolineato – non arrivano per caso. Un vicino di casa di Adnan, mi ha tracciato la rotta. Partono dal Pakistan, raggiungono l’Iran, poi la Turchia, salgono i Balcani nel doppio fondo di un tir, arrivano a Milano e poi magicamente arrivano a Caltanissetta. C’è un’organizzazione internazionale dedita al traffico di uomini – ha osservato il sindaco – che porta i ragazzi pakistani fino a Caltanissetta”.
“Adnan aveva presentato quattro denunce – ha affermato un suo caro amico, Adnan Hanif, che arriva dal Kashmir aggiunge Hanif – lo minacciavano e gli chiedevano di ritirare la denuncia altrimenti l’avrebbero ucciso. Tre giorni prima di morire Adnan ha mandato un messaggio ad un amico indicando nomi e cognomi di coloro che lo minacciavano. Disse ‘se mi dovessero uccidere i nomi sono questi’, e poi le stesse persone sono state arrestate per l’omicidio”. Il sindaco Gambino ha annunciato che verrà messa una somma di denaro a disposizione della famiglia della vittima: padre, madre e otto fratelli che Adnan, prima di essere ucciso, sosteneva.
Caltanissetta, 12 giugno 2020