L’anno in corso verrà certamente ricordato come quello della grande emergenza sanitaria, dovuta dal diffondersi di un temibile virus su scala planetaria, ma anche come il tempo della viva solidarietà tra nazioni e cittadini, tra chi ha operato in prima linea e chi ha rispettato alla lettera regole e accortezze. Con lo stesso spirito di unità e di collaborazione Mario Vespasiani ha accettato l’invito della Galleria Opus di comunicare un messaggio di vitalità ma anche di consapevolezza, attraverso quel dispositivo di sicurezza che è la mascherina, che ciascuno è tenuto ad indossare in determinati contesti, nel rispetto della propria e dell’altrui salute.
La Galleria Opus ha voluto promuovere questo progetto artistico invitando alcuni tra i più originali artisti contemporanei a realizzare tali opere, fino ad ora mai considerate, nello scopo e nell’utilizzo. Le Mascherine d’autore, prodotte in Italia in serie limitata, certificate e correlate di espositore, sono state ideate come risposta, anche d’impatto estetico, ad un elemento che impone la copertura della parte del corpo più evidente e identificativa della nostra persona: il viso, carta geografica individuale delle emozioni e della nostra storia. Ogni oggetto, oltre ad avere un effettivo valore artistico, può essere usato quotidianamente, diventando non solo uno strumento di protezione ma anche un mezzo che identifica una particolare sensibilità , a sostegno della cultura, settore tra i più colpiti dalla pandemia. Ogni dispositivo, anche quando non sarà più necessario, potrà essere conservato come una vera e propria opera, che sintetizza l’urgenza del momento nel tocco inconfondibile di ciascun artista.
Afferma Mario Vespasiani: «Quando mi hanno invitato a disegnare una mascherina, ho pensato all’associazione di tre elementi contrastanti: la protezione, il celare il volto e il bavaglio. Ho così immaginato una figura con un riferimento simbolico evidente: la Tigre mistica, una presenza che sollecita, per via dei quattro occhi, a guardare oltre, a osservare meglio gli accadimenti. Per questo non è solo un oggetto da usare o magari da collezionare, ma è principalmente uno stimolo ad una più utile riflessione a riconoscere il vero». Continua l’autore: «A livello estetico la mascherina è divisa in due parti, da un lato mette in evidenza l’aspetto mimetico e sull’altro presenta una miniatura, per limitare l’effetto museruola che una singola immagine avrebbe creato. La Tigre mistica è quella presenza che non si lascia imbrigliare e condizionare, ma segue vigile i fatti, per distinguere nella doppiezza dell’immagine e dello sguardo, le contraddizioni che si potrebbero verificare». Mario Vespasiani ha deciso di donare la parte a lui destinata, ad un centro medico di eccellenza che si occupa proprio di contrastare l’insorgere di tali problematiche. Da sempre sensibile alle tematiche sociali, l’artista ha riconosciuto negli Ambulatori specialistici San Biagio di Fermo, un polo fondamentale per la prevenzione delle patologie respiratorie, mediante l’ausilio di specifiche terapie e delle cure naturali.