L’arcivescovo Salvatore Pappalardo ha disposto la sospensione delle celebrazioni eucaristiche nella chiesa di San Paolo apostolo a Palazzolo. Lo ha fatto ieri pomeriggio dopo avere appreso che il parroco ha organizzato una breve processione di devoti attorno alla piazza adiacente la basilica. Il presule aveva presieduto in mattinata il pontificale a cui erano stati ammessi pochi fedeli con l’obbligo di mantenere le distanze sociali e di indossare la mascherina protettiva. Alla concelebrazione religiosa ha voluto partecipare anche il prefetto di Siracusa, Giusi Scaduto, che domenica, vigilia della festa di San Paolo, ha presieduto una riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, allargata alla partecipazione del sindaco di Palazzolo, Salvatore Gallo e di una rappresentanza del comitato dei devoti palazzolesi. I devoti avevano chiesto qualche giorno prima all’arcivescovo di effettuare una processione del simulacro per le strade senza la partecipazione dei fedeli. Ma ipotizzando che le processioni in occasione delle feste dei Santi registrano sempre una larga partecipazione di devoti e il cui svolgimento non permette l’osservanza del divieto di assembramento e dell’obbligo del distanziamento sociale disposto dalle norme anti covid 19, l’arcivescovo si è rifatto al suo decreto del’8 giugno con il quale ha sospeso tutte le manifestazioni sterne in occasione di feste religiose.
La programmata svelata, quindi, si è tenuta a cancelli chiusi ma ieri è stato possibile, con il contingentamento dei fedeli all’interno della chiesa, tenere il pontificale, una messa e il tradizionale rito della presentazione dei bambini a san Paolo, il cui fercolo è stato sceso dall’altare e posto nella navata centrale. Ed è proprio durante questo rito, a cui hanno partecipato i devoti, che nel frattempo hanno avuto la possibilità di accedere in chiesa, che il parroco ha annunciato che alle 13 ci sarebbe stata una breve processione attorno alla piazza, per recitare un rosario. E così si è posto in testa al corteo con la reliquia in mano e ha dato vita alla breve processione. Tanto è bastato per convincere il presule a disporre la sospensione di tutte le celebrazioni che da oggi fino all’ottava erano state programmate spiegando che si sia verificata “la difficoltà nella gestione dell’afflusso dei pellegrini nella chiesa di San Paolo in Palazzolo Acreide” ma soprattutto “essendo state disattese le mi precedenti disposizioni in materia”.