Metti una sera di inizio estate, il sole è ancora alto ma l’aria inizia ad essere fresca; metti insieme uomini e donne di tante e diverse provenienze; metti passione e cervelli ricchi di conoscenza della propria città e di idee che possano migliorarla. Metti che si incontrino per scrivere un “progetto di rigenerazione per Noto” con metodi e sistemi che, dinnanzi all’appiattimento della politica cittadina, assumono, per la portata del loro messaggio, un carattere rivoluzionario e lo facciano attorno ad un giovane imprenditore netino, Andrea Insenga Azzaro, uno di quelli che è tornato nella sua città ed è pronto a scommettersi anche in politica. Martedì sera proprio nella sua residenza immersa nella campagna netina Insenga Azzaro ha, insieme ai presenti, lanciato “Direzione Rivoluzione 2021” che da questo primo momento di confronto costruirà il proprio programma politico per le prossime Amministrative. “Sottoscriveremo la promessa di dare nomi e cognomi ai progetti, di elaborare idee supportate da una fattibilità reale. Trasformeremo ciò che vogliamo per Noto in azioni concrete, spiegando non solo cosa vogliamo fare, ma come lo dobbiamo fare”. Ha spiegato nel suo intervento iniziale Andrea Insenga Azzaro, il “la” ad una discussione che si è protratta per quasi due ore, nel corso delle quali imprenditori di vari settori, artigiani, partite iva, commercianti, operai hanno espresso quelle che sono le attuali emergenze della città, contestualizzate, ovviamente, al periodo che tutti ci stiamo trovando ad affrontare. “Molto stimolanti gli argomenti che i presenti hanno voluto affrontare: smaltimento dei rifiuti (per il quale esistono esempi virtuosi da emulare che rivoluzionano l’idea del rifiuto, da problema a ricchezza); l’agricoltura (le cui difficoltà accompagnate da serie proposte di rilancio sono state esplicitate dagli stessi agricoltori, i veri ed assoluti custodi del nostro territorio); il randagismo ( ed anche in questo caso non solo problemi e difficoltà ma proposte reali e fattibili al 100%)”. Primissimo incontro, dunque, proficuo e interessante a cui ne seguiranno altri per mettere nero su bianco la “visione” della Noto che, superato, il primo ventennio del terzo millennio necessita di una profonda rivoluzione strategico-culturale per le generazioni future. Ecco perché coloro i quali vorranno abbracciare la sfida di “Direzione Rivoluzione 2021” ne firmeranno il programma, ne condivideranno gli obiettivi, ne verificheranno la fattibilità, e noi presto ne conosceremo l’identità.
Emanuela Volcan