L’ospedale Umberto primo cade a pezzi. Questa mattina due sale del reparto di radiologia sono state chiuse a causa del cedimento del soffitto. Un cedimento dovuto alle infiltrazioni di pioggia che si verificano periodicamente al nosocomio di via Testaferrata. Le conseguenze della presenza di acqua piovana, dovuta alle abbondanti piogge dei giorni scorsi, sono legate al cedimento del soffitto nella sala diagnostica dove sono presenti macchinari. Il primario di radiologia, Giuseppe Capodieci, è intervenuto per rimediare all’inconveniente assicurando, innanzitutto, il servizio attraverso l’impiego di una terza sala, non interessata al cedimento del solaio. Sono rimasti attivi anche i servizi Tac e risonanza magnetica.
Non è la prima volta che si verificano piccoli cedimenti di solai all’Umberto primo. Qualche mese fa, sempre a causa delle infiltrazioni d’acqua, si è verificato lo stesso problema al quarto piano del nosocomio, così come si sono verificati allagamenti di locali. Si verificò il crollo dell’intonaco al reparto di Medicina che creò anche due feriti.
E’ un disagio, oltre che un rischio per gli operatori sanitari e i degenti, che si ripresenta ad ogni acquazzone. E’ un segno intangibile della fatiscenza dell’ospedale Umberto primo che, più che interventi di ristrutturazione, ha bisogno di essere messo in pensione. In questo senso va il progetto di costruzione del nuovo ospedale di Siracusa. Si attende a giorni la nomina del commissario che possa accelerare i tempi di progettazione e di realizzazione materiale della struttura ospedaliera nella zona dello svincolo autostradale sulla statale 124. Se si rispettassero i tempi di ricostruzione del ponte Morandi a Genova, occorreranno non meno di due anni. Nel frattempo, bisogna tappare le falle e rintuzzare gli inconvenienti che inevitabilmente si ripresenteranno al vetusto Umberto primo.