Lo storico circuito di Siracusa è stato chiuso e messo all’asta, ma la notte ridiventa un autodromo “in uso”, con tanto di corse abusive. Ignoti hanno scassinato la serratura del cancello d’ingresso (vedi foto) e quasi ogni notte il problema, oltre al degrado e la spazzatura, rimane quello delle corse abusive e con i pericoli derivanti; ma nessuno è intervenuto finora per riportare la legalità in quello spazio abbandonato dalla mano pubblica. In particolare, le responsabilità sono a carico del Libero consorzio comunale che ha messo all’asta l’autodromo siracusano, oltre agli altri gioielli di famiglia. Infatti, l’ente di via Roma ha pubblicato un avviso pubblico di vendita all’asta di beni patrimoniali ritenuti non indispensabili; complessivamente sono 8 i beni da alienare; quelli più prestigiosi sono l’ex carcere borbonico di via Vittorio Veneto in Ortigia, l’ex cine teatro Verga di via dei Santi Coronati, e il circuito automobilistico di via Necropoli del Fusco.
Per l’autodromo di Siracusa, il prezzo di vendita a base d’asta già nel passato fu di 5milioni e 494mila euro. Resurrezione del circuito che fu affidata a un project financing, grazie al quale si pensava di far ripartire l’impianto e gestirlo. Nel 2006, la Provincia ha pubblicato un bando europeo al quale partecipò solo la ditta “Valerio Maioli S.p.A.” di Ravenna. Per la riqualificazione e l’adeguamento del circuito tutto si è fermato nel 2012, quando l’impresa ha manifestato problemi di ordine finanziario. Malgrado le varie sollecitazioni da parte dei commissari che si sono succeduti, i lavori non sono ripresi.
C.A.