Esistono tantissimi Siracusani che non considerano il prestito del Seppellimento di Santa Lucia al MART una sconfitta per la città. Nessun lutto, nessuna ferita è stata inferta, si tratta solo del prestito di un’opera d’arte, come tanti ne avvengono e come continueranno ad avvenire. Senza dimenticare che, grazie al progetto del MART, la contropartita al prestito è il miglioramento delle condizioni conservative e di valorizzazione del capolavoro.
Riteniamo che gli scambi di opere d’arte non siano furti di identità, piuttosto contribuiscono alla crescita culturale del Paese. Dal prestito del Caravaggio nessun danno verrà arrecato all’immagine di Siracusa e l’intera operazione si concluderà con il rientro dell’opera al Santuario di Santa Lucia, negarlo significa non voler riconoscere la realtà dei fatti. Durante questi mesi abbiamo mantenuto un silenzio attento, consapevoli che l’iter amministrativo per il prestito del dipinto stesse seguendo le giuste procedure e ritenendo pertanto superfluo intervenire in un dibattito sterile nella sostanza, a cui sono stati apportati elementi del tutto estranei alla questione trattata. Oggi però non possiamo continuare a rimanere inermi di fronte a voci volte a dipingere in termini catastrofici il prestito del dipinto.
Manteniamo equilibrio e inquadriamo l’intera questione entro i binari del buon senso. Da parte degli oppositori al prestito giorno dopo giorno abbiamo sentito le più fantasiose motivazioni: violazione del valore identitario dell’opera, violazione del diritto di proprietà (!), grave danno di immagine della città e quant’altro. Niente di tutto ciò si è verificato, in quanto, più semplicemente, si è trattato di un mero prestito di un’opera d’arte da parte del legittimo proprietario della tela, ovvero il FEC. Tanti e svariati gli interventi, ma nulla in ordine a un tema (questo sì) fondamentale nell’intera questione: il ritorno del dipinto nel suo sito naturale, il Santuario di Santa Lucia, ove Caravaggio lo creò, rendendolo unico in funzione del luogo, della sua particolare luce, della sua spiritualità. Non abbiamo sentito alcun intervento serio sul tema, solo vaghe supposizioni, ma mai un reale e concreto interesse. Tutto ciò non è passato inosservato agli occhi dei Siracusani più attenti e ancor più di chi ha a realmente a cuore le sorti del Quartiere Santa Lucia. Il dipinto tornerà a Siracusa, ma cosa si sta facendo di concreto affinché venga ricollocato nella sua sede naturale? L’unico intervento concreto si deve al MART, che ha stanziato un loan free di 130.000 Euro per tutto quanto necessario per la tutela e la valorizzazione dell’opera, compreso il sistema di antifurto per chiesa e convento al Sepolcro. Malgrado il dietrofront del Comune, in città arriveranno capolavori eccezionali di Picasso e De Chirico, mantenendo la promessa fatta ai Siracusani. mantenendo la promessa fatta ai Siracusani. Invece, dopo mesi di polemiche, cosa hanno proposto di concreto le associazioni e i politici contrari al prestito? Nulla!
Abbiamo appreso dalla Soprindentente Aprile che le condizioni del Santuario di Santa Lucia sono adatte ad accogliere l’opera e che è sua intenzione far tornare il Caravaggio direttamente nella sua sede naturale, auspichiamo pertanto che si stiano mettendo in atto tutti gli interventi necessari a tal fine. Sotto questo profilo la “questione Caravaggio” è solo un tassello di un più ampio progetto volto alla valorizzazione dell’intero complesso monumentale di Santa Lucia e con esso dell’intero Quartiere della Borgata. Indubbiamente la presenza dell’opera contribuirà allo sviluppo culturale e dell’immagine del Quartiere, ma non sarà sufficiente se non verranno messi in atto, tra gli altri, gli interventi strutturali previsti nel Piano delle Periferie e nel progetto di ammodernamento dello Sbarcadero. Un serio intervento di ripristino di Piazza Santa Lucia non è rinviabile e sotto questo profilo servirebbe maggiore attenzione da parte dell’amministrazione comunale. Il recupero e il rilancio del Quartiere non possono prescindere dalla partecipazione attiva di tutti quanti (amministrazione comunale, associazioni, privati cittadini) abbiano realmente a cuore la tutela artistica, culturale, sociale e urbanistica della città di Siracusa, per questo auspichiamo che tutti i soggetti interessati alla “questione Caravaggio” partecipino attivamente allo “questione Caravaggio” partecipino attivamente allo sviluppo del Quartiere Santa Lucia, mettendo in campo le stesse energie con cui si sono opposti al prestito dell’opera. Facciamo della Borgata un caso pilota, rendiamo il trasferimento del Caravaggio al Santuario di Santa Lucia l’inizio di un concreto sviluppo dell’intero Quartiere. Il Comitato spontaneo pro Caravaggio alla Borgata (Associazione culturale “A bedda Sicilia” , Associazione “Astrea in memoria di Stefano Biondo” , Associazione Fedeli di Santa Lucia, Centro Commerciale Naturale “La Borgata” , Associazione Culturale “Lamba Doria” , Pro Loco Siracusa, Associazione di volontariato civico “Valore Cittadino”)”
Fabio Rotondo