Negato il diritto a svolgere una assemblea sindacale nella giornata di oggi. I lavoratori costretti fuori dagli stabilimenti.
Le segreterie provinciali di Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil, seppur sempre aperte al confronto costruttivo e al dialogo con le commitenti nell’esclusivo interesse dei lavoratori, ritengono non giustificato il diniego a esercitare un diritto democratico contrattualmente e statutariamente previsto poiche’ si legge nella nota: “…in questo periodo non è possibile convocare i lavoratori in assemblea presso il cantiere Cogesi ubicato all’interno della Raffineria Isab impianti Nord in quanto sono state sospese tutte le visite occasionali e soprattutto sono stati vietati i raggruppamenti per qualsiasi motivo, a meno di situazioni di emergenza..”.
Cosa sarebbe accaduto se qualche politico avesse deciso di fare una visita occasionale per un saluto istituzionale? Meglio non darsi una risposta.
Vogliamo essere concreti. ma al tempo stesso non vogliamo che venga utilizzato strumentalmente il Covid 19 per limitare la libertà sindacale che ritenevamo di svolgere in assoluta sicurezza, all’aperto, distanziati e con l’uso della mascherina. Addirittura, quindi, con pià precauzioni di quelle previste dalla normativa.
Continua a tirare un’aria pesantissima dentro la zona industriale. Vorremmo la stessa intransigenza quando denunciamo fatti contrattualmente al limite. Basti pensare che una delle motivazioni della assemblea è che uno dei cantieri della impresa in questione è ai limiti della impraticabilità. Lì, invece, non vi è problema ambientale e di sicurezza?
“Serve una raddrizzata immediata. Non è possibile ricevere certe risposte senza individuare soluzioni alternative. Ci siamo stancati di fare assemblee in strada.” I segretari provinciali di Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil, Saveria Corallo, Gaetano La Braca e Salvo Carnevale, chiedono, pertanto, che tutte le committenti individuino, per i lavoratori, spazi idonei per effettuare le assemblee sindacali laddove vi sia un numero di addetti di una certa entità.
“Siamo noi che abbiamo preteso e ottenuto diverse modifiche nella fase post covid, siamo sempre noi che chiediamo di individuare spazi sicuri per permettere ai lavoratori di esercitare l’essenziale diritto alle assemblee statutariamente garantito.” Chiudono così Saveria Corallo, Gaetano La Braca e Salvo Carnevale.