01 ottobre 2020 – Sostenere le iniziative promosse dai giovani che rispondano all’esigenza di aggregazione e che, allo stesso tempo, possano rappresentare un modello di imprenditorialità giovanile di natura sociale, culturale e coesiva per il miglioramento delle condizioni di vita dei ragazzi e della collettività. Lo ha deciso il governo Musumeci, su proposta dell’assessore alle Politiche sociali Antonio Scavone, stanziando un milione di euro.
«Intendiamo sostenere in particolare – sottolinea il presidente della Regione – i progetti a carattere socio-culturale negli ambiti teatrali, artistici e musicali che coinvolgano attivamente i giovani nei processi produttivi e creativi per promuoverne l’inclusione sociale. Tra questi quelli che svilupperanno la promozione del patrimonio culturale e quelli che valorizzino gli spazi pubblici in un’ottica di occupazione e imprenditorialità giovanile».
Una parte del finanziamento costituirà la cosiddetta “quota premialità” da riservare a quei progetti che, alla loro conclusione, saranno valutati come buone pratiche, per sostenerne la prosecuzione e l’implementazione.
«I progetti dovranno tenere conto – evidenzia l’assessore Scavone – della sopravvenuta emergenza Covid 19 e pertanto dovranno essere programmati applicando le regole di spazio e distanziamento sociale già emanate e che saranno emanate sia dal presidente del Consiglio che dal presidente della Regione».
I contributi verranno concessi a seguito di un bando pubblico che sarà emanato nei prossimi giorni dal dipartimento regionale della Famiglia e sarà rivolto alle associazioni giovanili in collaborazione con enti locali o altri enti pubblici.
«Con questa misura – ha concluso Scavone – finanziamo progetti che vanno incontro alle aspettative di autonomia e realizzazione dei giovani promuovendo in particolare la partecipazione diretta ad attività culturali e sportive, ma intendiamo anche prevenire il disagio dei ragazzi nelle sue varie forme con particolare riferimento al fenomeno delle nuove dipendenze che riguardano le giovani generazioni».