Più di 5.000 decessi per malattie asbesto correlate in Sicilia dal 2000 al 2017: queste le stime dell’Osservatorio Nazionale Amianto, che invoca la tutela dei lavoratori esposti e vittime dell’amianto e loro famigliari. L’argomento sarà affrontato sabato alle 15.30 nell’aula consiliare del comune di Priolo, prima di tre tappe del convegno dal titolo “Emergenza amianto in Sicilia: i numeri della strage”.
«È una strage annunciata, prevedibile ed evitabile – dice l’avv. Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto – infatti, quando le imprese del nord hanno impiantato tutte le attività più dannose per la salute e per l’ambiente proprio in Sicilia, mi riferisco al petrolchimico di Gela e ancora di più a tutti gli altri impianti di Priolo e di Augusta qui anche con la base della Marina Militare con il suo carico di amianto nelle unità navali, era evidente che ci sarebbe stata un’epidemia di mesoteliomi, di cancri polmonari, di asbestosi e di altre patologie legate all’esposizione ad amianto, eppure i lavoratori della Sicilia sono i più discriminati, abbandonati e dimenticati. Il solo Registro Mesoteliomi nel periodo dal 1998 al 2014 ha censito circa 1286 casi e tenendo conto che negli ultimi anni abbiamo una media di circa 100 nuovi mesoteliomi e che i decessi per cancro polmonare da amianto sono almeno il doppio, anche a voler sorvolare su tutte le altre patologie la stima dei 5.000 decessi formulata dall’ONA Sicilia è una sottostima e poi si deve tener conto degli altri cancerogeni». Il problema amianto in Sicilia è stato anche affrontato da Calogero Vicario, Coordinatore ONA Sicilia e dall’on. Pippo Gianni, componente del Comitato tecnico Scientifico.
L’Osservatorio Nazionale Amianto torna a chiedere: piena applicazione della L.R. 29 aprile 2014, n. 10 “Norme per la tutela della salute e del territorio dai rischi derivanti dall’amianto“. Riconoscimento delle maggiorazioni contributive per esposizione qualificata ad amianto e prepensionamento dei lavoratori siciliani. Dotare l’Ospedale E. Muscatello ad Augusta di tutte le attrezzature necessarie per garantire ai cittadini una migliore sorveglianza sanitaria.
Atti di indirizzo “equipollente” sull’amianto in Sicilia, in forza dell’art. 1 commi 20, 21 e 22 Legge 247/2007, e della Sentenza TAR Lazio n. 5750/09, nella quale si fa riferimento ai lavoratori esposti all’amianto residenti e che hanno svolto attività lavorativa in siti ubicati nelle regioni a statuto speciale. Stanziamento fondi europei statali e regionali per fini di risarcimento danni per morti e malati per esposizione ad amianto in Sicilia.
L’Osservatorio Nazionale Amianto calcola in più di 600 i decessi per patologie asbesto correlate alla sola Sicilia nel 2016. Il ReNaM, per quanto riguarda i mesoteliomi, stabilisce che la Sicilia ha un’incidenza del 5,3% su base nazionale. Si tratta di dati sottostimati, in quanto in molti casi i cittadini siciliani debbono emigrare in Nord Italia per poter ottenere la diagnosi e per veri e proprio viaggi della speranza, per cui molti casi non vengono censiti.
L’evento sarà trasmesso da WLTV & TRISNEW sul digitale terreste in streaming e su i social media a partire dalle 15,30 di sabato 3 Febbraio