Roma 29 ottobre 2020 – “Confermiamo la disponibilità ad incontrare gli imprenditori ed i commercianti siracusani che in questi giorni stanno protestando, in seguito alle limitazioni introdotte dal recente Dpcm. Vanno ascoltati ed è giusto incontrarli. Non abbiamo avuto difficoltà, quindi, ad accettare l’invito rilanciato dal sindaco di Siracusa”. Lo dicono i parlamentari siracusani del MoVimento 5 Stelle Paolo Ficara, Filippo Scerra, Maria Marzana e Pino Pisani. Al rientro dagli impegni romani, già nel fine settimana, potrebbero incontrare una prima delegazione.
“Adesso abbiamo un elemento significativamente nuovo come il Decreto Ristori. Se ci sarà bisogno di migliorie, presenteremo emendamenti che possano aiutare quelle categorie che oggi si ritengono non tutelate. Da questo punto di vista, sarà importante ascoltare le sollecitazioni che partiranno anche da imprenditori ed esercenti siracusani. Il problema vero, ancora una volta, è rappresentato da quel volume di economia sommersa che proprio perché ‘in nero’ non può pretendere pari dignità. Va detto a tutela di chi si muove sempre dentro il contesto normativo, pur comprendendo le situazioni di necessità”, aggiungono i parlamentari pentastellati.
Quanto al Decreto Ristori, il testo interviene con uno stanziamento di 5,4 miliardi di euro, destinati al ristoro delle attività economiche interessate, direttamente o indirettamente, dalle restrizioni disposte a tutela della salute, nonché al sostegno dei lavoratori in esse impiegati.
Tra le principali misure, i contributi a fondo perduto. Le imprese dei settori oggetto delle nuove restrizioni li riceveranno con la stessa procedura già utilizzata dall’Agenzia delle entrate in relazione ai contributi previsti dal decreto Rilancio. La platea dei beneficiari includerà anche le imprese con fatturato maggiore di 5 milioni di euro (con un ristoro pari al 10 per cento del calo del fatturato). Potranno presentare la domanda anche le attività che non hanno usufruito dei precedenti contributi, mentre è prevista l’erogazione automatica sul conto corrente, entro il 15 novembre, per chi aveva già fatto domanda in precedenza. L’importo del beneficio varierà dal 100 per cento al 400 per cento di quanto previsto in precedenza, in funzione del settore di attività dell’esercizio.
Viene prorogata la cassa integrazione. Con un intervento da 1,6 miliardi complessivi, vengono disposte ulteriori 6 settimane di Cassa integrazione ordinaria, in deroga e di assegno ordinario legate all’emergenza COVID-19, da usufruire tra il 16 novembre 2019 e il 31 gennaio 2021 da parte delle imprese che hanno esaurito le precedenti settimane di Cassa integrazione e da parte di quelle soggette a chiusura o limitazione delle attività economiche. È prevista un’aliquota contributiva addizionale differenziata sulla base della riduzione di fatturato. La Cassa è gratuita per i datori di lavoro che hanno subito una riduzione di fatturato pari o superiore al 20%, per chi ha avviato l’attività dopo il 1° gennaio 2019 e per le imprese interessate dalle restrizioni.
Viene poi riconosciuto un esonero dal versamento dei contributi previdenziali ai datori di lavoro (con esclusione del settore agricolo) che hanno sospeso o ridotto l’attività a causa dell’emergenza COVID, per un periodo massimo di 4 mesi, fruibili entro il 31 maggio 2021. L’esonero è determinato in base alla perdita di fatturato ed è pari:
al 50% dei contributi previdenziali per i datori di lavoro che hanno subito una riduzione del fatturato inferiore al 20%; al 100% dei contributi previdenziali per i datori che hanno subito una riduzione del fatturato pari o superiore al 20%.
Credito d’imposta sugli affitti esteso ai mesi di ottobre, novembre e dicembre ed allargato alle imprese con ricavi superiori ai 5 milioni di euro che abbiano subito un calo del fatturato del 50%. Il relativo credito è cedibile al proprietario dell’immobile locato e può così trasformarsi indirettamente in liquidità immediata per tamponare altre necessità, nel momento complicato che si sta attraversando.
La seconda rata dell’IMU 2020 relativa agli immobili e alle pertinenze in cui si svolgono le loro attività è cancellata per le categorie interessate dalle restrizioni.
Previste inoltre misure per i lavoratori dello spettacolo e del turismo (indennità di 1.000 euro per tutti i lavoratori autonomi e intermittenti dello spettacolo; la proroga della cassa integrazione e indennità speciali per il settore del turismo); fondi di sostegno per alcuni dei settori più colpiti (400 milioni per agenzie di viaggio e tour operator; 100 milioni per editoria, fiere e congressi; 100 milioni di euro per il sostegno al settore alberghiero e termale; 400 milioni di euro per il sostegno all’export e alle fiere internazionali).
Per i lavoratori del settore sportivo, indennità da 800 euro e sostegno allo sport dilettantistico (associazioni e società sportive dilettantistiche). “Ci confronteremo su questo difficile momento che sta attraversando il Paese, sulle richieste e necessità, perchè solo uniti ne usciremo. Ma bisogna essere chiari: nessuno pensi di sfruttare il momento di crisi e difficoltà per becera lotta politica che poi sfocia in violenza”, concludono i parlamentari pentastellati