Si è avvalso della facoltà di non rispondere il pensionato netino Antonio Franco di 56 anni, arrestato giovedì dai carabinieri per avere gambizzato il titolare di una sala da barba. L’indagato, assistito dall’avv. Anna Maria Campisi, è comparso dinanzi al gip del tribunale aretuseo, Carmen Scapellato che, nel convalidare l’arresto, ne ha disposto la misura cautelare in carcere.
Franco in un primo momento aveva manifestato la propria intenzione di rispondere alle domande del giudice ma poi ha cambiato idea, preferendo fare scena muta. Deve rispondere del reato di tentato omicidio per la vicenda ormai nota che si è consumata nella mattinata di giovedì. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Noto, il barbiere del “piano alto” della città barocca, avrebbe chiesto a Franco il pagamento di 10 euro per un taglio di capelli eseguito nel mese di dicembre. La richiesta ha provocato la reazione dell’uomo che, risentito per la pretesa di pagamento, è tornato a casa, ha impugnato una pistola cal.9, illegalmente detenuta, poi ritrovata dai poliziotti in un serbatoio dell’acqua sul terrazzo della sua abitazione, per fare fuoco contro il barbiere. I carabinieri lo hanno bloccato poco distante dal luogo del ferimento. Solo l’inceppamento dell’arma ha scongiurato il peggio. Il barbiere, recatosi al pronto soccorso dell’ospedale Trigona di Noto, è stato soccorso e successivamente dimesso con diversi giorni di prognosi.