Siracusa, 14 novembre 2020 – Contribuire a pagare gli affitti commerciali per i mesi di novembre e dicembre. Questa la proposta avanzata al Comune di Siracusa da Michele Mangiafico, ex vicepresidente del Consiglio comunale. Si tratta di una misura già messa in campo dal Comune di Modica, prima nei mesi di marzo e aprile, e adesso anche per questa seconda ondata di pandemia che rischia di far calare la saracinesca a più di un esercizio commerciale.
Nel caso di Modica, l’Amministrazione ha predisposto un sostegno economico per tutte quelle imprese chiuse o quantomeno rallentate dal recente Dpcm pari al 40% del canone mensile d’affitto e comunque entro il tetto massimo mensile di 1.000 euro. Un modello che potrebbe essere riproposto anche nella città di Siracusa.
“Da dove recuperare le risorse per sostenere le imprese con un intervento importante da qui a fine anno?” – dice Mangiafico.
“Com’è noto, – spiega – a partire da mercoledì 4 novembre la raccolta dell’organico nel territorio del Comune di Siracusa non è stata più regolare, alternando giornate in cui non è stata effettuata affatto ad altre in cui è stata effettuata solo in minima parte, senza che sia chiaro con quali criteri siano state scelte le zone che ne hanno beneficiato e quelle che non ne hanno beneficiato. La ragione – già nota all’Amministrazione comunale perché gli stessi fatti sono accaduti lo scorso anno – risiede nel raggiungimento di una soglia di raccolta di organico da parte del Comune di Siracusa rispetto alle capacità di accoglienza delle discariche. Quindi l’Amministrazione comunale era già a conoscenza, nel modulare il servizio e nello stipare la posta di bilancio, che molte giornate non avrebbero visto nei fatti l’erogazione del servizio stesso. Dal 4 novembre al 31 dicembre, ci sono 25 giornate di raccolta dell’organico pari al 6,85% del servizio svolto su base annua. Di fatto questo 6,85% del servizio non viene svolto, se non in minima parte. Al capitolo 16440 la voce “canone appalto servizio di igiene urbana e iniziative per tutela dell’ambiente” ammonta per il 2020 a 18.092.935,53 euro, di cui il 6,85% corrisponde a 1.239.366,08 euro. L’Amministrazione comunale di Siracusa prenda atto di non essere in grado di garantire questo servizio e che la cittadinanza è puntualmente costretta ad ovviare utilizzando la giornata dedicata all’indifferenziata e, anziché utilizzare queste risorse per pagare un servizio che non viene eseguito, le dedichi all’emergenza Covid-19 sostenendo l’economia siracusana”.
“Per analogia, un ragionamento simile potrebbe riguardare il mancato servizio svolto presso bar, ristoranti, pizzerie chiusi a seguito del Dpcm del 24 ottobre e dell’inserimento della nostra regione nell’ambito delle limitazioni caratterizzate dalla categoria di “arancione”. A quanto ammonta, in termini economici, il mancato servizio di raccolta dei rifiuti presso queste attività commerciali relativamente alla fascia serale? Viene comunque pagato secondo una prassi del tipo “vuoto per pieno” o è possibile rimodulare queste risorse economiche a favore delle stesse categorie di commercianti che non hanno la possibilità di lavorare? Anche questa – conclude Mangiafico – è una strada sulla quale chiamiamo l’Amministrazione comunale ad una riflessione costruttiva.”