Continuano senza sosta gli sbarchi di cittadini extracomunitari sull’isola di Lampedusa e, pertanto, prosegue incessante l’attività della Questura di Siracusa a seguito della presenza delle navi quarantena ormeggiate nella rada del Porto di Augusta.
La complessa macchina organizzativa messa in campo prevede il coinvolgimento di numerosi uffici della Questura che trattano i vari aspetti legati alla gestione dei migranti che, negativi al secondo tampone, vengono fatti sbarcare dalle navi.
L’Ufficio di Gabinetto del Questore assicura il coordinamento di tutte le forze di polizia presenti e preside ed organizza tutte le operazioni, dallo sbarco all’accompagnamento dei migranti nelle varie destinazioni italiane; la Polizia scientifica svolge le incombenze legate al foto segnalamento dei cittadini stranieri e l’Ufficio Immigrazione adempie i necessari atti previsti dalle leggi presenti sul Testo Unico sull’immigrazione.
Nelle giornate del 12 e 13 novembre, i poliziotti, diretti dalla dott.ssa Marletta, hanno operato sulla nave “SUPREMA” che ha a bordo 861 stranieri, 382 di questi, ultimato il periodo di quarantena e risultati negativi al secondo tampone, sono scesi dalla nave.
Nella circostanza, gli agenti della Polizia di Stato hanno eseguito 201 provvedimenti di respingimento emessi dal Questore di Siracusa nei confronti degli stranieri c.d. “economici” e, pertanto, irregolari sul territorio dello Stato; di questi, 134 sono stati trattenuti presso i C.P.R., dislocati sul territorio nazionale, ove sono stati accompagnati per essere successivamente rimpatriati nel paese di origine, mentre per gli altri 67 è stato adottato il provvedimento di lasciare il territorio nazionale.
Per i restanti 181 migranti, che hanno diritto a richiedere l’asilo politico, il Prefetto di Siracusa, di concerto con il Dipartimento Libertà Civili e delle Immigrazioni del Ministero dell’Interno, ha disposto che siano ospitati presso idonee strutture di accoglienza.
Dopo le suindicate incombenze, la nave Suprema ha fatto ritorno a Lampedusa (AG) per imbarcare altri stranieri appena giunti sull’isola.