A scuola anche sabato e domenica: presidi e docenti dicono no alla proposta della ministra De Micheli

A scuola in presenza, un miraggio per i ragazzi delle superiori e per alcune regioni, anche per gli studenti di seconda e terza media. I governatori delle Regioni però chiedono di posticipare il rientro a dopo l’Epifania. Il problema è sempre quello dei trasporti pubblici.

E’ in questo contesto che nasce l’idea, che è sempre più una proposta, di aprire le scuole anche il sabato e la domenica, della ministra dei Trasporti, Paola De Micheli.
De Micheli ha chiarito che non c’è nessuno studio che dimostri che i trasporti siano la principale ragione della crescita della curva, anche se gli assembramenti sui mezzi di trasporto erano evidenti a tutti.

Comunque ha annunciato che le Regioni hanno messo a disposizione quasi diecimila bus aggiuntivi in tutto il Paese, ma che questi non basteranno. “Servirà – ha spiegato al quotidiano Repubblica – dunque uno scaglionamento degli ingressi e delle uscite da scuola che si dovranno spalmare su un arco di tempo che va dalle 8 alle 20, con la necessità di abbattere il tabù delle lezioni anche di sabato e domenica”.

Un’”idea strampalata” l’ha definita Luca Zaia, il governatore della Regione Veneto. Vedremo nei prossimi giorni cosa ne penseranno anche i docenti e i genitori.

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