Il presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci, ha invitato la popolazione a non abbassare la guardia in vista di Natale e Capodanno. “Il rischio di un nuovo esodo verso il Sud è un fatto reale, che non può non destare preoccupazione. Per questo ho ritenuto di chiedere al nostro Comitato Tecnico Scientifico di valutare alcune misure di contenimento e sorveglianza sanitaria, che vorremo condividere anche con il Ministero della Salute”, ha dichiarato il governatore.
“C’è un sostanziale miglioramento in Sicilia e si inizia finalmente a vedere una progressiva regressione della pressione sulle strutture ospedaliere. Non possiamo, quindi, rischiare di far correre di nuovo il coronavirus per comportamenti individuali che appaiono improntati a superficialità”, ha sottolineato Nello Musumeci. “Lo dobbiamo alle tante vittime che abbiamo avuto e alla straordinaria passione con cui migliaia di operatori hanno adempiuto con professionalità alla loro missione di vita”.
La firma di una nuova ordinanza per limitare i contagi da coronavirus durante le feste era attesa per lunedì 7 dicembre, ma non è stata trovata un’intesa tra la Regione Sicilia, i Comuni, i medici di famiglia e il Cts regionale. Fonti vicine a Palazzo d’Orléans hanno fatto trapelare le decisioni al vaglio degli amministratori isolani. Le nuove regole Covid dovrebbero entrare in vigore lunedì 14 dicembre, una settimana prima delle limitazioni introdotte dal Dpcm di Natale.
Covid, stretta di Natale in Sicilia: tamponi obbligatori per chi arriva
Secondo le indiscrezioni riportate dalla stampa locale, i tamponi rapidi saranno “fortemente raccomandati” per chi fa ritorno sull’isola a partire dal 14 dicembre. Tuttavia il meccanismo pensato dal governatore li renderà di fatto obbligatori, con la possibilità introduzione di una quarantena obbligatoria senza certificazione di negatività a Covid. D’altronde la curva dei contagi dell’isola non sembra migliorare rapidamente come quella delle altre regioni, e si temono nuovi picchi, con la saturazione degli ospedali.
Nell’ordinanza verrebbe reintrodotto l’obbligo di scaricare l’app Sicilia SiCura per i circa 70mila viaggiatori attesi a partire da metà dicembre sul territorio regionale. Chi arriva in aereo o nave dovrà sottoporsi al test direttamente negli scali, come negli aeroporti di Catania Fontanarossa e Palermo Punta Raisi, già pronti con diverse postazioni, oppure presentare un tampone con esito negativo effettuato nelle 72 ore precedenti.
Più difficile tracciare gli spostamenti via treno, autobus e traghetto auto. In questo caso la Regione Sicilia pensa di istituire dei drive in vicino alle stazioni e ai punti di sbarco a Messina, sul modello di quelli già sperimentati in alcuni territori.
Covid, stretta di Natale in Sicilia: tamponi per i medici di famiglia
Il Comitato Tecnico Scientifico regionale vorrebbe coinvolgere direttamente i medici di basenel tracciamento, effettuato con i tamponi rapidi, visti i ritardi delle Asp nella gestione delle quarantene. I professionisti hanno chiesto chiarimenti e precisazioni proprio attraverso la nuova ordinanza.
Luigi Galvano, presidente Fimmg locale, ha chiesto a Nello Musumeci “il conferimento ai medici di Medicina generale delle funzioni di pubblico ufficiale limitatamente alla disposizione di fine isolamento per i casi positivi, per i contatti di caso e per i casi sospetti”.
Covid, stretta di Natale in Sicilia: nuove limitazioni per negozi e movida
Nel testo del nuovo documento, che integra l’ultima ordinanza firmata da Nello Musumeci, sarebbe prevista inoltre un’ulteriore stretta per le attività commerciali e la movida. I sindaci potrebbero avere la facoltà di modificare l’orario dei negozi, e potranno varare misure locali come il divieto di stazionamento, già introdotto nel centro di Palermo per due settimane a novembre.
“Tutti i sindaci siciliani adotteranno misure volte al contenimento di attività o a diverse articolazioni degli orari di attività commerciali per evitare assembramenti”, ha fatto sapere Leoluca Orlando, presidente dell’Anci Sicilia.