foto di repertorio
Si sarebbe trattato di suicidio, tra le varie ipotesi degli inquirenti riguardo la morte del 43enne capo operaio originario di Augusta che al porto di Ancona ha perso la vita in seguito ad un volo di 20 metri, ieri poco dopo le 12,30.
La dinamica ha ancora dei lati oscuri. Secondo le prime ricostruzioni dell’accaduto, l’operaio, sarebbe stato visto parlare al telefono e qualche attimo dopo la tragica scelta di salire sulla ringhiera e lanciarsi nel vuoto dal settimo piano del ponte della Viking, una nave in costruzione nel cantiere dorico che sarebbe dovuta partire giovedì per cinque giorni di navigazione in mare aperto, per le prove tecniche prima del varo.
A nulla sono valsi i soccorsi degli operatori del 118 che hanno tentato in ogni modo di rianimare l’uomo. Sulla vicenda sta indagando la Polmare. Il magistrato ha disposto l’autopsia sul corpo del 43enne. E’ stato disposto il sequestro del cellulare della vittima per controllare chiamate e messaggi, e nei prossimi giorni la Polmare ascolterà familiari e amici per far luce sulla tragica vicenda.
Sul posto oggi anche la Capitaneria di Porto e i Carabinieri della Stazione di Ancona. La salma si trova all’obitorio dell’ospedale regionale di Torrette.