Covid – Il gruppo farmaceutico CanSino Biologics ha presentato richiesta all’ente cinese di regolamentazione dei farmaci per l’uso di massa del proprio vaccino contro il Covid-19. Lo riferisce la stessa casa farmaceutica cinese, citata dal tabloid Global Times, che conferma che la richiesta è stata accettata dall’autorità farmaceutica.
CanSino è il terzo gruppo cinese a presentare richiesta per l’uso di massa di un proprio vaccino contro il Covid-19, dopo i giganti farmaceutici Sinopharm e Sinovac. Secondo gli ultimi risultati dell’ultima fase di sperimentazione, il vaccino prodotto congiuntamente dall’Istituto di Biotecnologia dell’Accademia di Scienze Mediche Militari cinese e dal gruppo di Tianjin ha un’efficacia del 65,7% nella prevenzione dei casi sintomatici di Covid-19.
L’avvio della campagna Sinopharn in Ungheria
“Oggi cominciamo a fare iniezioni usando i vaccini cinesi”. Lo ha detto il primo ministro Viktor Orban in un video messaggio su Facebook spiegando come l’Ungheria sia diventata la prima nazione della Ue a usare il vaccino cinese Sinopharm nella campagna contro il coronavirus.
Il governo di Budapest ha ordinato cinque milioni di dosi provenienti da Pechino, una quantità importante visto che la popolazione del Paese consta di 10 milioni di persone.
In settimana saranno inoculate le 275 mila dosi provenienti dal primo lotto arrivato in Ungheria all’inizio di febbraio. Orban ha dichiarato che il prodotto cinese è il suo preferito tra quelli sul mercato dichiarando che spera di poter ricevere presto la prima dose, “forse la prossima settimana”.
Il governo ha avviato in parallelo una campagna basata sul vaccino russo Sputnik V e anche in quel caso si è trattato di una “prima volta” per un Paese appartenente all’Ue. Negli scorsi mesi Budapest si è spesso scontrata con Bruxelles criticando la lentezza nell’approvazione dei vaccini e nell’approvvigionamento delle dosi necessarie.
Nelle ultime ore 24 ore il governo di Orban ha registrato 102 nuovi decessi da Covid-19, portando il bilancio complessivo delle vittime del paese a 14.552, mentre il numero di infezioni e di pazienti con coronavirus negli ospedali è tornato a salire bruscamente a febbraio. “Una terza ondata del virus sta minacciando l’Ungheria”, ha detto Orban, esortando i cittadini a vaccinarsi.