Siracusa, 5 marzo ’21 – Sulla questione dei lavoratori stagionali di Cassibile, il sindaco, Francesco Italia, ha rilasciato la seguente dichiarazione.
Quanto accaduto in queste ore a Cassibile sta spingendo molti soggetti sociali e politici a prendere posizione. A essere chiamata in causa è, come giusto che sia, l’amministrazione comunale che per prima, dopo decenni di assoluta inerzia, sta tentando in tutti i modi di risolvere la questione dei lavoratori stagionali nel perimetro della legalità e dei rapporti istituzionali. Alcune affermazioni, però, meritano una risposta.
Lo faccio elencando per punti e in maniera sintetica il mio pensiero, ma prima di tutto voglio ringraziare quanti, mostrando spirito di accoglienza, si stanno adoperando per fornire assistenza e supporto con mezzi propri a questi lavoratori.
1) Si tratta di lavoratori, con regolari permessi di soggiorno, che hanno pianificato il loro arrivo per tempo, utilizzando trasporti privati o pubblici e sono qui in quanto chiamati da aziende del territorio.
Non parliamo né di naufraghi, né di rifugiati senza fissa dimora, né di minori, né di soggetti inconsapevoli in stato di necessità.
2) Le aziende agricole hanno l’obbligo di verificare che i lavoratori che assumono siano alloggiati secondo standard abitativi dignitosi e sicuri ALTRIMENTI NON POSSONO ASSUMERLI.
È inaccettabile che le aziende sfruttino questi lavoratori scaricando sulle istituzioni una loro precisa responsabilità.
3) Impedire che questi esseri umani vivano in situazioni indecorose o occupino abusivamente immobili privati, che peraltro mettono a rischio la loro incolumità, è un preciso dovere di chi, non a parole ma con azioni concrete, ha realmente a cuore questi lavoratori.
Fino a quando considereremo normale o accettabile che queste persone vengano ricoverate in contesti di fortuna o precari o nei quali possano addirittura rischiare la vita, non solo non li aiuteremo ma saremo complici dei delinquenti che li sfruttano.
4) Le istituzioni, a differenza di chi parla per slogan senza proporre alcuna soluzione concreta o amministrativamente percorribile, stanno facendo fronte comune producendo risultati concreti.
Stiamo lavorando dal nostro insediamento per realizzare una struttura stagionale a Cassibile, attraverso i moduli ricevuti in comodato d’uso gratuito dalla Prefettura, che sarà attiva dal mese di aprile. Abbiamo inoltre presentato un progetto di ampliamento della stessa attraverso la partecipazione a un nuovo bando; abbiamo acquisito risorse e partecipiamo come partner di progetti contro il caporalato, per la formazione di operatori, per la mediazione culturale, per le campagne di comunicazione e screening sanitari, il tutto per per svariate centinaia di migliaia di euro.
Un’azione sinergica e massiccia che punti a risolvere un problema pluriventennale e non a scrivere comunicati per i giornali.
L’amministrazione ha attivato, inoltre, contatti con la Croce Rossa, l’Asp, Emergency e tutte quelle associazioni e realtà preziose che da anni svolgono uno straordinario lavoro per garantire condizioni dignitose a questi lavoratori. In piena sintonia con la Prefettura e le forze dell’ordine, l’Amministrazione, grazie anche al lavoro degli assessori coinvolti, ha messo in campo un’iniziativa senza precedenti di contrasto allo sfruttamento degli stagionali di Cassibile.
5) Scaricare responsabilità alle sole istituzioni che stanno CONCRETAMENTE tutelando i lavoratori e tentando di dare soluzioni precise al problema, ignorando la piaga del caporalato, del lavoro nero e l’irresponsabilità di alcune aziende agricole, è un gioco a cui non sono interessato a partecipare.
Si tratta di un gioco perverso che sposta l’obiettivo e spegne i riflettori sui veri responsabili: i trafficanti di esseri umani, quelle aziende che li sfruttano e le altre istituzioni che voltano lo sguardo perché il problema degli alloggi non riguarda i propri territori.
È giunto il momento che ognuno si assuma le proprie responsabilità e si ponga compiutamente al fianco, insieme a noi, in questa battaglia di civiltà e legalità.
Vorrei che il 2021 segnasse una svolta definitiva per il presente e il futuro dei lavoratori stagionali di Cassibile. Che abbiano TUTTI la possibilità di lavorare per aziende che rispettano la legge e garantiscano concretamente i loro diritti, a cominciare da una residenza sicura e dignitosa, come già avviene per le moltissime aziende sane del nostro territorio.
Le altre non devono mai più essere messe in condizioni di scegliere se rispettare la legge o gli esseri umani che impiegano per la propria attività.