Risposta all’articolo apparso all’indirizzo https://www.corriere.it/politica/21_marzo_11/03-politico-oocorriere-web-sezioni-8c7863a0-82a0-11eb-8fd7-3fd81ad54bdb.shtml?fbclid=IwAR0DNngsSo6rlszwckPfx0VivdGJ496K7J3W9fdAMriuOKA18EMH8rcuCns
In merito all’articolo a firma di Alessandro Trocino apparso oggi su corriere.it dal titolo “Corsa al vaccino, avvocati, politici e giornalisti: quelli che saltano la fila per ricevere la dose” in cui si cita il sindaco di Avola Giovanni Luca Cannata (Fratelli d’Italia) dicendo che “si è difeso con più enfasi” lasciando quindi intendere così di essersi sottoposto a vaccino, il primo cittadino chiede la rettifica e dichiara quanto segue:
“Non mi sono vaccinato e sarò l’ultimo a farlo o comunque quando sarà il mio turno, come ho più volte dichiarato. Il mio è stato un ragionamento complessivo in un’intervista radiofonica durata oltre 20 minuti (ma da alcuni tagliata artatamente) in cui ho puntualizzato che non occorre arrivare al conflitto tra istituzioni e cittadini, perché le prime devono obbligatoriamente tutelare la collettività e i diritti di tutti. Prendersi cura degli altri è un dovere quando si è un’istituzione e dunque come sindaco sento la responsabilità di tale ruolo e penso che tutti coloro che presidiano la salute e la sicurezza degli altri vadano sostenuti e non combattuti. Il sindaco garantisce attivamente la tutela e l’assistenza dei propri concittadini e per questo mi spiace l’incomprensione uscita dall’intervista a seguito di un taglio di un frammento fatto girare via social. Anche perché proprio per i malati oncologici sono stato in prima linea in questi anni, ho voluto con determinazione la realizzazione per la prima volta nella mia città di una sede della Lilt di prevenzione tumorale e ho continuato a lottare con risultati concreti anche per avere un reparto funzionale e importante di oncologia nel presidio ospedaliero Di Maria della città che amministro”.
Avola